Partecipate e immobili: ecco i rilievi dell’Oref

Il parere dei revisori al bilancio del Campidiglio é positivo, ma ancora tante le criticità. Mazzillo: bilancio responsabile e veritiero per ripartire

Partecipate e immobili. Sono queste le ‘note dolenti’ per il bilancio della Capitale. Ma non solo: ben dodici i punti sotto osservazione elencati all’interno del testo della ‘manovra’ presentata dalla Giunta Raggi e a cui, dopo un mese dalla prima bocciatura, oggi l’Oref ha dato ‘parere’ favorevole.

Ancora una volta dito puntato contro quelle che sono le criticità storiche delle casse capitoline: la gestione delle società partecipate e l’erogazione dei servizi. I revisori dei conti, come ha potuto visionare Radiocolonna nel lungo documento di 46 pagine che contiene le conclusioni del parere, raccomandano di “razionalizzare il perimetro delle partecipate di Roma Capitale” e prescrivono che “si provveda alla cessione delle partecipazioni e/o allo scioglimento delle società non strettamente necessarie al perseguimento dei fini istituzionali dell’ente anche al fine del conseguimento di risparmi di spese”. Non solo le municipalizzate di secondo livello da cedere, come prescritto dal piano di rientro del 2014, ma anche il patrimonio immobiliare. L’Oref infatti raccomanda di reperire fondi che “allo stato attuale appaiono individuabili nella dismissione/cessione delle società partecipate e dei beni patrimoniali immobili come previsto nel piano di rientro”.
E ancora di “proseguire efficacemente nella revisione dei canoni di affitti sia attivi che passivi recuperando capacità di incasso circa le risorse derivanti dai beni dell’Ente, dalle imposte e dalle tariffe”.

“Abbiamo voluto far ripartire Roma con questo bilancio e abbiamo voluto cercare di superare criticità, dando un segnale forte”. Cosi l’assessore capitolino al bilancio Andrea Mazzillo intervenendo in assemblea capitolina dopo l’arrivo del parere dell’Oref sul bilancio di previsione modificato dalla giunta. “Con il contrasto alla ‘spesa facile’ – ha sottolineato l’assessore – abbiamo operato con l’emendamento di Giunta che ha ridotto la spesa per le utenze di 12 mln di euro, 7 milioni li otterremo con la chiusura dei residence, sulle spese di gestione del patrimonio abbiamo asciugato la spesa di 5,2 mln, i canoni di locazione li abbiamo ridotti di altri 3 mln e 1,2 milioni di euro sono stati ridotti sulla stampa degli atti di Giunta e dell’Assemblea capitolina”. Un bilancio che Mazzillo non esita definire “responsabile, veritiero e prudente”. L’Oref “ha riconosciuto che l’amministrazione si è incamminata in un percorso – ha aggiunto l’assessore capitolino – Occorre imparare dagli errori del passato e cominciare a risolvere tutti problemi sedimentati da anni. Intendiamo preoccuparci del futuro, difendendo gli stanziamenti dell’amministrazione che deve compiere il suo ruolo istituzionale o erogando direttamente o indirettamente i servizi ai cittadini attraverso le società partecipate”. Per questo, secondo Mazzillo “un controllo attento sulle aziende è auspicabile e necessario anche attraverso una revisione dei contratti di servizio delle aziende, punto di partenza per un nuovo rapporti tra esse e la città”. In particolare l’assessore ha sottolineato che per Farmacap “abbiamo pensato, invece di andare avanti con iniziative drastiche, di garantire che queste aziende siano sostenibili e possano stare sul mercato. E’ previsto – ha sottolineato – uno stanziamento di circa 600mila euro per dare l’agibilità dei servizi e la nomina di un nuovo commissario che possa condurre un progetto di efficienza delle farmacie comunali”.

A questo proposito i rilievi dei tre revisori dei conti del Campidoglio si soffermano anche sulla qualità dei servizi erogati dalle aziende comunali. Nel testo si raccomanda di adottare “idonei piani industriali atti a garantire una più efficiente erogazione dei servizi nell’ottica di una razionalizzazione della spesa, prevedendo nei nuovi contratti di servizio criteri oggettivi e chiari obiettivi di qualità” che ne consentano la valutazione o provvedano “opportune sanzioni a carico dei concessionari”. Inoltre il testo “ritiene necessario un incremento nel triennio degli stanziamenti relativi al fondo passività potenziali”. E chiama l’ente ad un migliore accertamento delle entrate chiedendo di “subordinare l’impegno delle spese all’accertamento dei trasferimenti erariali”. Proprio in ragione del disequilibrio tra entrate e uscite straordinarie l’Oref “raccomanda di limitare il più possibile l’utilizzo delle entrate straordinarie non ripetitive a copertura della spesa corrente”.

Nelle conclusioni del loro parere i tre revisori dei conti del Campidoglio specificano che dopo il maxi emendamento varato dalla giunta “il progetto di bilancio così emendato non peggiora i precari equilibri finanziari correnti dell’Ente”. E poi sottolineano – si legge nel testo – che “non appaiono possibili ulteriori risparmi derivanti dalla razionalizzazione della spesa per servizi se non a danno della qualità” degli stessi.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014