Pd: Angelucci lascia la corsa a candidato della segreteria del Lazio

"Visto il caos con cui si sta gestendo il congresso del Lazio mi sospendo da una competizione dove si cambiano le regole in corsa. Valuterò se proseguire la corsa solo dopo un chiarimento con la segretaria Elly Schlein e il presidente Stefano Bonaccini che spero arrivi oggi stesso", afferma in una nota il consigliere capitolino

foto dal profilo Facebook

Mariano Angelucci, esponente del Partito democratico e consigliere capitolino, candidato alla segreteria del Lazio contro Daniele Leodori, consigliere regionale sospende la propria candidatura. “Visto il caos con cui si sta gestendo il congresso del Lazio mi sospendo da una competizione dove si cambiano le regole in corsa. Valuterò se proseguire la corsa solo dopo un chiarimento con la segretaria Elly Schlein e il presidente Stefano Bonaccini che spero arrivi oggi stesso”, afferma in una nota Angelucci.

“Ci stiamo provando con tutto il cuore a dare una mano a rinnovare il Pd Lazio e il gruppo dirigente che ha perso ogni competizione possibile negli ultimi anni – prosegue Angelucci -. Abbiamo perso le elezioni nazionali, regionali, tutti i capoluoghi e tutte le maggiori città del Lazio esclusa Roma. Nonostante questo, senza alcuna presa di responsabilità nei confronti della nostra comunità, senza alcuna discussione, confronto con gli iscritti, senza alcuna disponibilità a fare un passo di lato viste le numerose sconfitte, Leodori e tutto quel gruppo dirigente che ha governato e fatto tutte le scelte politiche cha hanno determinato queste sconfitte si è candidato a governare il partito. Tutto legittimo ma in tutti questi anni di militanza ho imparato che c’è la legittimità e poi c’è l’ opportunità politica e la scelta tra bene personale e bene comune”.

“Tanti di noi hanno sempre scelto la seconda il bene comune e dei cittadini e proprio per questo abbiamo deciso di candidarci al congresso regionale, per cambiare la visione, per ridare dignità agli iscritti umiliati e al partito, per rinnovare il gruppo dirigente e per costruire il Lazio del futuro. Lo abbiamo fatto con la forza delle idee, fuori dalle correnti cercando di interpretare al meglio quanto chiesto dalla nostra Segreteria Schlein che appena insediata aveva dichiarato che avrebbe lavorato per togliere ‘capi bastoni, cacicchi e signori delle tessere’ – sottolinea l’esponente del Pd -. A quelle parole non sono seguiti i fatti soprattutto nel Lazio dove altrimenti non ci troveremmo in questa situazione. È stato deciso un percorso congressuale che è stato modificato senza alcuna spiegazione umiliando così tutte le iscritte e gli iscritti. Avevamo chiesto che i congressi del Lazio e di Roma venissero fatti a settembre per permettere una discussione vera, riconoscendo il ruolo fondamentale degli iscritti e per dare dignità a chi come volontario si occupa del partito tutti i giorni”.

“Ci hanno fatto passare per quelli che scocciavano – aggiunge Angelucci -. Hanno deciso i tempi, poi sono state decise delle regole come anche avvenuto in Sardegna e in altre regioni che hanno modificato in corsa senza alcuna spiegazione mettendo nel caos il congresso e continuando con l’ umiliazione degli iscritti che ora dovranno votare, senza che ancora oggi ci sia la platea degli iscritti certificata, per qualcosa che non decide nulla perdendo del tempo prezioso che avremmo dovuto usare per il confronto, il dibattito è l’ analisi dei programmi. Sembra che il partito sia una loro proprietà. Tutto questo nel silenzio, a oggi, della nostra segretaria che nessuna parola ha detto sul congresso del Lazio. È questo il partito che vuole, che continua a essere chiuso, in mano ai capi corrente. Noi non ci stiamo a questo, noi vogliamo la discussione nei circoli, il dibattito aperto, la discussione sulla linea politica su come ritrovare il consenso perso dei cittadini. Non ce lo stanno permettendo. Ma noi non saremo parte di questo modo di fare. Mi auguro che ci sia un sussulto immediato. Per l’enorme rispetto che abbiamo verso la nostra comunità in attesa di avere un chiarimento parteciperemo alle discussioni nei circoli – conclude – ma in segno di solidarietà verso il ruolo degli iscritti non parteciperemo al voto e chiediamo che lo stesso venga tolto non comportando nessuna scelta.”

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014