La fase congressuale del Pd entra nel vivo anche a Roma e nel Lazio, scrive oggi il dorso locale di Repubblica. Le sfide congressuali sono due: quella nel Lazio si concluderà il 18 giugno con le primarie, mentre per quella che si terrà nella Capitale (entro l’estate e in ogni caso tra maggio e giugno), i nomi in lizza sono quattro. L’attuale vicesegretario del Pd Lazio Enzo Foschi, il presidente del III municipio Paolo Marchionne, il consigliere comunale Giovanni Zannola e, new entry degli ultimi giorni, il segretario dei Giovani Dem del Lazio, Ludovico Di Traglia.
Secondo Repubblica il rapporto con l’amministrazione comunale è tema di confronto e dibattito tra i dem: che il supporto all’azione del sindaco Gualtieri non debba mancare è indiscusso, ma con quale grado di autonomia e, se necessario di critica, è un nodo ancora da sciogliere. In questo senso la figura di Enzo Foschi, che ha anche coordinato la mozione Schlein a Roma, è vista come una garanzia per la capacità di gestione di un partito che a quel punto verrebbe indirizzato sui territori più che nelle stanze di Palazzo Senatorio.
Dall’altra parte il presidente della commissione Trasporti, Giovanni Zannola, sarebbe un ibrido, una sorta di collante tra il dentro e il fuori facendo parte dell’Assemblea capitolina ma essendo, allo stesso tempo, un esponente dem che non si sottrae al dibattito anche acceso. Discorso simile per Marchionne, il quale dice la sua senza remore e che però avrebbe non poche difficoltà a presiedere il municipio e gestire le tante anime del Pd.
I nomi papabili per la segreteria a livello regionale invece al momento scarseggiano: l’unico che gira è quello di Daniele Leodori, già assessore della giunta Zingaretti e consigliere regionale. Se la sua corsa sarà solitaria oppure no si vedrà a breve.
