Periferie: Piani di zona in ritardo bloccano opere per 18 milioni

La denuncia dell’assessore alla Regione Valerani che accusa il Campidoglio di fermare i lavori perché non concede le aree per aprire i cantieri

Da anni i residenti di periferie romane come Piansaccoccia, Castelverde, Torresina, Collefiorito attendono la realizzazione di marciapiedi, strade e fognature. I lavori per portare a termine questi piani di zona potrebbero partire immediatamente, ma i 18 milioni di euro a disposizione sono bloccati.

«L’Amministrazione comunale sta fermando il completamento delle opere pubbliche nei Piani di zona perché non concede le aree per aprire i cantieri», attacca, come riporta ‘’La Repubblica’’,  l’assessore regionale all’Urbanistica Massimiliano Valeriani.

Regione Lazio e Comune di Roma nel 2020 hanno siglato un protocollo d’intesa che ha come obiettivo la realizzazione delle opere essenziali previste dai piani di zona ma mai avviate, lasciando interi quartieri costruiti a metà.

L’accordo prevede che il Campidoglio ceda la documentazione relativa ai vari piani di zona presenti in città e la Regione ha messo a disposizione 56 milioni di euro per i lavori che porta avanti tramite la società Astral.

A Settecamini, periferia Nord Est della Capitale  le opere sono state completate, mentre sono ancora in corso gli interventi a Massimina, Monte Stallonara e La Storta.

«Ora siamo pronti ad avviare i cantieri anche a Castelverde, Torresina, Piansaccoccia e Colle Fiorito, ma il Campidoglio non consegna le aree nonostante quanto previsto dal protocollo d’intesa. Un atteggiamento incomprensibile, che frena la realizzazione di opere per oltre 18 milioni di euro e non si spiega se non con motivazioni elettorali, che non possono ricadere sulle spalle dei cittadini», continua furioso l’assessore.

Astral ha chiesto più di una volta a Roma Capitale di inviare la documentazione necessaria, ma dal Comune non è arrivata alcuna risposta e la società che funge da stazione appaltante dei lavori ha comunicato alla Regione di «non poter procedere con alcuna attività progettuale» considerando che senza la documentazione necessaria e l’indicazione delle opere da realizzare è impossibile anche solo programmare l’avvio dei cantieri.

Così, rischiano di saltare o nella migliore delle ipotesi essere rinviate di mesi opere come il completamento delle strade a Castelverde, dove mancano anche marciapiedi, illuminazione pubblica e parte della rete fognaria. A Torresina, invece, i lavori dovrebbero permettere l’allaccio dell’acqua nelle case.

Dal Comune, il presidente della commissione Urbanistica Carlo Chiossi spiega che «la prossima settimana arriverà in Aula la delibera per la consegna dell’area di Castelverde, stiamo lavorando con il massimo impegno per portare avanti il protocollo d’intesa con la Regione e permettere il completamento delle opere».

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