L’assemblea capitolina con 29 voti favorevoli del M5s e del Pd, 2 astenuti (i consiglieri capitolini del Pd, Giulio Pelonzi e Ilaria Piccolo) e zero contrari, ha approvato l’istituzione di una commissione d’indagine amministrativa sui piani di zona per l’edilizia economica e popolare che “avrà una durata limitata a 18 mesi, per portare a termine il lavoro in un tempo limitato, perché i cittadini aspettano risposte da tanti anni e noi vogliamo fornirgliele nel più breve tempo possibile”, come spiegato ieri nell’ambito della discussione generale in aula Giulio Cesare da Donatella Iorio, presidente della commissione Urbanistica di Roma Capitale.
Compito della commissione d’indagine, nel corso dei 18 mesi, sarà quello di “ascoltare i cittadini, i comitati e tutti coloro che sono coinvolti nella vicenda – ha aggiunto Iorio – e la commissione produrrà relazioni intermedie su ciascun piano di zona e una relazione finale al compimento dei lavori al termine dei 18 mesi”.
Il gruppo capitolino di Fdi ha annunciato che non avrebbe partecipato al voto con la motivazione che “il provvedimento serve soltanto ad assegnare un ulteriore poltrona – ha spiegato il capogruppo capitolino di Fdi Fabrizio Ghera – il titolo della delibera dovrebbe parlare di poltronificio a 5 stelle e non di piani di zona”.
“Devo rispedire questa offesa al mittente – ha replicato Iorio, prendendo la parola nel corso della dichiarazione di voto per il M5s – Invito i consiglieri d’opposizione, anche quelli con funzione di vicepresidente, a frequentare di più, intanto, la commissione urbanistica visto che spesso si fanno vedere soltanto per il tempo necessario ad ottenere il gettone di presenza: parlare a noi di poltronificio o gettonificio è fuori luogo”.
Ha annunciato “voto favorevole alla proposta di delibera” il gruppo capitolino del Pd, attraverso il consigliere Orlando Corsetti, seppure ha dichiarato che si sarebbe astenuto il consigliere capitolino, sempre del Pd, Giulio Pelonzi. Non ha votato il consigliere della Lista Marchini, Alessandro Onorato, perchè uscito dall’aula in segno di protesta per la vicenda legata al provvedimento di esclusione di alcuni lavoratori della Roma Multiservizi che ieri hanno manifestato animosamente in aula Giulio Cesare.