Piano casa, Montuori: Lazio ha dimenticato come fosse fatta Roma

Ci sono tante “palazzine o edifici di interesse storico-architettonico che vanno tutelati per garantire che resti inalterata la qualità degli spazi urbani e la morfologia di tessuti di grande valore”

L’assessore capitolino all'Urbanistica Luca Montuori (Foto Omniroma)

“Monteverde, Garbatella, Ostiense, Tiburtino, Tuscolano, Muratella sono solo alcuni dei quartieri di questa città che custodiscono al loro interno palazzine o edifici di interesse storico-architettonico che vanno tutelati per garantire che resti inalterata la qualità degli spazi urbani e la morfologia di tessuti di grande valore. Forse la Regione Lazio e il suo assessore Civita nel modificare il Piano Casa regionale hanno dimenticato di tenere conto dell’esistenza della parte del territorio che va oltre il centro storico”. Così in una nota l’assessore all’Urbanistica Luca Montuori.

“Su un punto mi trovo assolutamente d’accordo con le parole dell’assessore regionale, ovvero che il Piano Casa della Regione Lazio sia stato oggettivamente modificato ma purtroppo, e nonostante fosse difficile, in peggio. Solo per fare alcuni esempi: sulle modalità di realizzazione e vendita di alloggi in Housing Sociale sono stati introdotti peggioramenti notevoli con modifiche in riduzione della percentuale di superficie minima da riservare a questa tipologia; negli interventi di demolizione e ricostruzione si è reso possibile agire sempre in forma diretta; ovunque nel dispositivo di legge fosse poco chiaramente esplicitato si è meglio specificato che le deroghe possibili riguardano gli strumenti urbanistici e i regolamenti edilizi comunali mentre prima questo aspetto era meno efficace. Ma soprattutto – prosegue Montuori – alla scadenza della legge si sarebbe potuto riflettere sugli effetti già visibili delle trasformazioni e permettere ai Comuni di rimodulare gli spazi di applicabilità mentre si è scelto di prorogare senza migliorare ciò che era evidentemente una forzatura, per esempio abrogando l’articolo 3.ter che permette di applicare il Piano Casa anche su edifici non ancora realizzati e in zone dove gli strumenti attuativi sono decaduti”.

“E’ evidente quindi che le modifiche a tutela del territorio di cui parla l’esponente della Giunta regionale si siano oggettivamente limitate a pochi aspetti e soprattutto non abbiano agito in alcun modo sulla portata effettiva della norma nonostante lo stesso attuale assessore dall’opposizione avesse aspramente criticato una legge che ha scelto nei fatti di prorogare e peggiorare”, conclude Montuori.

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