Intervistato dal Corriere della Sera, l’assessore capitolino al Patrimonio, Tobia Zevi, risponde alle polemiche nate dopo la pubblicazione in tv di uno stralcio di conversazione in chat tra lo stesso Zevi e un esponente dei Movimenti per la casa della Capitale.
“Era una conversazione tra 20 persone, se avessi voluto tenerla riservata mi sarei attrezzato meglio”. Nella chat il leader dei Movimenti per il diritto all’abitare scrive “la relazione con la giunta si incrina”. “È una frase che non apprezzo e respingo, ma io in uno strumento informale come la chat lascia il tempo che trova – risponde ancora Zevi – Il Piano casa, che dovrebbe approdare il Giunta la prossima settimana, contiene una serie di misure che scontentano un po’ tutte le categorie. Rientra nel dialogo democratico che ciascuno provi a negoziare qualcosa, ma le decisioni spettano alla politica”.
Una ripresa dei cortei e delle occupazioni: “Può darsi, che ci sia un confronto vivace fa parte della dialettica democratica. I movimenti protestano spesso, ma io sono responsabile delle scelte dell’amministrazione e non mi faccio condizionare. Il fatto che vi sia un’interlocuzione con tutte le categorie è un motivo di vanto, ricordo che c’è stato un tempo in cui i Piani casa erano oggetto di pressione prevalentemente da parte di costruttori e immobiliaristi”.