Piazza Navona: la disfida delle bancarelle

Ennesima farsa in Campidoglio. Fra l’Assessore e il presidente della Commissione Commercio un ‘’corpo a corpo’’ con la discesa in campo della sindaca Raggi

Shakespeare in una delle sue opere teatrali mise in bocca al Re Riccardo III , sconfitto in battaglia, per sfuggire alla morte, l’invocazione ‘’il mio regno per un cavallo.’’ Se non proprio una tragedia, ma piuttosto paragonabile a una farsa, l’ultimo tormentone che investe il Campidoglio. Sul palcoscenico di Piazza Navona si recita infatti la disfida delle bancarelle per la Befana, protagonisti il presidente della Commissione Commercio, Andrea Coia, e l’assessore al Commercio, Adriano Meloni, disposti a giocarsi la reputazione e la poltrona.

Per dare massima trasparenza all’assegnazione degli ambitissimi posti per le bancarelle natalizie a Piazza Navona, da qualche anno si è scelta la strada di indire un bando comunale. In questa edizione l’assessore per dare più spazio a iniziative dei giovani aveva pensato di togliere il requisito dell’ anzianità, che avrebbe finito per premiare, come poi è avvenuto, la famiglia Tredicine, storici ambulanti capitolini, già tenacemente presenti nei punti strategici della Città.

Infatti nel bando poi uscito il requisito dell’anzianità era rimasto, a quanto pare, soprattutto per il pressante intervento del presidente della Commissione, Coia. Ma ciò ha fatto perdere le staffe all’assessore Meloni che via whatssapp , conversando con un amico, ha accusato Coia, grillino doc, di essere in combutta coi Tredicine.

Ma ecco che su piazza Navona scende come una furia la sindaca Virginia Raggi, che brandendo la spada pentastellata dell’onestà, costringe l’assessore Meloni a rimangiarsi le improvvide parole e a scusarsi con il presidente grillino Coia. Spiazzato dall’ irruenza di Virginia, l’assessore ‘’tecnico’’ rinuncia a lamentarsi col suo sponsor Davide Casaleggio e si rimangia la dichiarazione, scusandosi con Coia e sottolineando che ‘’abbiamo lavorato insieme per la riuscita della manifestazione e continueremo a farlo.’’

Le bancarelle natalizie di Piazza Navona sono una vecchia tradizione, un monumento nel monumento, ma forse come ha ben detto il vice sindaco Luca Bergamo, sarebbe il caso di impegnarsi di più nella contemporaneità, piuttosto che essere ripiegati sul passato. Tanto più
quando una farsa come quella delle vecchie bancarelle diventa un dramma del ‘’governement’’ della Capitale, fino all’ennesimo ricambio nella giunta, con le dimissioni , date per scontate, dell’assessore Meloni. Coi romani che devono poi farsi carico di oltre 450 milioni di oneri per la sicurezza di piazza Navona, che avrebbe dovuto essere a carico degli ‘’ambulanti’’ d’oro … e intoccabili.

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