Caltagirone parla di Roma come una macchina senza benzina e dice che bisogna “restituirle quello che le è stato tolto”, anche e soprattutto in vista del Giubileo del 2025. E il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è convinto che l’anno prossimo alcune Regioni avranno già aperto la trattativa per gestire a livello locale per gestire” alcune “competenze e ne potremo verificare i risultati in positivo senza depauperare la Capitale”. Nel frattempo alcune grandi aziende si stanno preparando. Come? Acea, Terna ed Enel hanno in programma importanti investimenti per la città, considerato anche il Pnrr.
Acea punta ai veicoli elettrici
Acea prevede entro il 2030 investimenti per un miliardo e 700 milioni, un importo senza precedenti per ammodernare la rete elettrica. Nei giorni scorsi è stato inaugurato il Progetto SUSTAINABLE CITY HUB nato dalla partnership strategica fra il Consorzio ICIGEST, che gestisce Commercity a Roma, uno dei principali poli logistici dedicati al commercio all’ingrosso, ed Acea Innovation. L’iniziativa vede la realizzazione di 16 punti di ricarica per veicoli elettrici, a doppia tecnologia, sia quick sia fast.
Il raddoppio dell’acquedotto del Peschiera
Ma è sul fronte dell’acqua che Roma va messa in sicurezza. Il piano industriale di Acea prevede di investire 1,2 miliardi nel raddoppio del Peschiera, il principale acquedotto che dà acqua alla Capitale. Si tratta di “una nuova galleria lunga circa 27 km che parte dalle sorgenti del fiume” nel reatino “e arriva fino al punto di intersezione degli acquedotti nel nodo di Salisano”. La seconda linea permetterà di aumentare la portata di acqua su Roma e per alcuni comuni del restino e della Bassa Sabina.
Da Terna un piano per le linee elettriche
Terna di recente ha firmato un protocollo d’intesa con la Regione Lazio, per migliorare la programmazione e la localizzazione di nuove infrastrutture elettriche nel territorio, oltre a lo sviluppo delle opere per gli obiettivi ambientali ed energetici indicati nel Piano Energetico Ambientale Regionale. L’obiettivo dunque è eliminare 120 chilometri di linee aeree, per costruirne 45 più efficienti e per la metà interrati.
Da Enel 23 siti per le batterie
Enel invece punta sul rendere più efficiente la rete in vista dell’aumento medio delle temperature. Ma soprattutto l’azienda guarda alle rinnovabili, con la costruzione di 23 siti con batterie per accumulare energia da sole e vento, e una parte consistente di essi sarà proprio sul territorio laziale. Enel intanto sta valutando una serie di progetti per l’uscita dal carbone per la centrale di Civitavecchia