Pnrr, rimodulati fondi Mit: più per casa, treni e porti. Fuori Roma-Pescara

La proposta di rimodulazione non ha riguardato le spese dei Comuni

Il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha presentato oggi pomeriggio, durante la riunione della Cabina di Regia, una proposta che riguarda la rimodulazione di parte dei progetti di propria competenza. E’ quanto riferisce una nota del Mit.

La proposta di rimodulazione finanziaria non ha riguardato gli investimenti di competenza dei Comuni. Si tratta di modifiche riguardanti aspetti tecnici: gli oltre 39 miliardi di risorse finanziarie da destinare alle infrastrutture e ai sistemi di trasporto saranno interamente spesi, come da programma.

Il vicepremier e ministro Matteo Salvini ha avanzato, tramite i propri uffici, proposte per ottenere ulteriori 2 miliardi di finanziamenti per rafforzare le misure a supporto delle perdite idriche, del trasporto rapido di massa e dei treni intercity.

Inoltre, sui fondi Repower-EU, il Mit ha chiesto fondi aggiuntivi per 1,5 miliardi per l’efficientamento energetico nelle case popolari, 400 milioni per elettrificazione delle banchine nei porti per ridurre le emissioni inquinanti e 600 milioni per nuovi vagoni per i treni pendolari e il trasporto pubblico locale. Escluse dal Pnrr, perché realizzabili con tempi non più compatibili con la scadenza del 2026, la tratta ferroviaria Roma-Pescara, due lotti della Palermo-Catania e una parte degli investimenti per l’ERTMS (European Rail Traffic Management System). Le risorse, spiega la nota, saranno utilizzate su altri lotti delle tratte Napoli-Bari e Palermo-Catania. Salvini ha impegnato gli uffici del dicastero di Porta Pia affinché tutte le opere non ricomprese nel Pnrr ma ritenute strategiche siano contestualmente finanziate da altri programmi.

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