La Commissione europea ha dato il via libera, dopo una valutazione durata sette mesi, al pagamento della terza rata da 18,5 miliardi di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia. E, allo stesso tempo, ha dato il parere favorevole alle modifiche – di dieci obiettivi – della quarta rata in vista di una erogazione entro fine anno, per il valore di 16,5 miliardi. “Due passi importanti”, per dirla con le parole del commissario all’Economia, Paolo Gentiloni. “Sono molto soddisfatta della decisione di oggi della Commissione europea”, ha esultato da Washington la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, commentando “un grande risultato che consentira’ all’Italia di ricevere i 35 miliardi di euro previsti per il 2023 e che e’ frutto dell’intenso lavoro portato avanti in questi mesi”. “Continueremo a lavorare in questa direzione nell’interesse dei nostri cittadini, delle nostre famiglie e delle nostre imprese”, ha assicurato la premier.
Esultano anche da Bruxelles perche’ il piano italiano – il piu’ importante tra i Ventisette per dotazione – e’ sempre stato al centro dell’attenzione anche per il principio del ‘too big to fail’. “Avanti tutta, con Italia Domani”, e’ il commento – scritto in italiano – della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. “L’Italia ha mostrato molti progressi nell’attuazione delle riforme e degli investimenti cruciali inclusi nel suo piano per la ripresa e la resilienza. Riformare il sistema sanitario, giudiziario e fiscale. Investire nei servizi pubblici digitali e nel rendere il trasporto pubblico piu’ sostenibile. Aprendo nuove possibilita’ per le imprese di prosperare, grazie a una legge sulla concorrenza”, ha spiegato. “Continueremo a stare al fianco dell’Italia in ogni fase del percorso per garantire che il piano sia un successo italiano ed europeo”, ha ribadito.
“Il 30 dicembre 2022 l’Italia ha presentato alla Commissione una terza richiesta di pagamento basata sui target intermedi e finali stabiliti nella decisione di esecuzione del Consiglio. Dopo aver valutato le prove fornite dalle autorita’ italiane, la Commissione ha ritenuto soddisfacenti IL raggiungimento di 39 tappe fondamentali e 15 obiettivi. Un obiettivo relativo al numero di nuovi posti in alloggi per studenti non e’ stato coperto dalla valutazione. L’Italia ha chiesto di modificare questo obiettivo e di sostituirlo con una pietra miliare relativa all’aggiudicazione di contratti iniziali per la fornitura di nuovi posti in alloggi per studenti. Questa pietra miliare verra’ aggiunta alla quarta richiesta di pagamento”, ha spiegato la commissione europea. “Cio’ implica che l’importo relativo all’obiettivo verra’ trasferito alla quarta rata dopo l’approvazione della proposta di decisione di esecuzione del Consiglio. L’importo corrisponde a 519,5 milioni di euro di prestiti”, aggiunge. Insomma non sono stati richiesti i 19 miliardi iniziali, ma 18,5. I 519 milioni verranno comunque recuperati con la quarta rata per arrivare a fine anno con l’ammontare delle erogazioni invariato: 35 miliardi di euro. E su questo insiste il ministro agli Affari europei e al Pnrr, Raffaele Fitto.
“La valutazione positiva della Commissione sulla terza richiesta di pagamento e la contemporanea proposta relativa alle modifiche di alcune misure della quarta rata, una volta approvata dagli Stati membri, consentiranno all’Italia di ricevere entro quest’anno il totale di 35 miliardi di euro previsti dal Pnrr”, evidenzia appunto il ministro. “Le decisioni prese oggi sono il risultato di un lungo confronto costruttivo tra il governo italiano e la Commissione europea, e il frutto di un eccezionale lavoro svolto dai nostri uffici e da tutte le amministrazioni coinvolte. Continueremo la stretta cooperazione con la Commissione europea sulle modifiche della restante parte del Piano, incluso il nuovo capitolo REPowerEU”, promette. I 54 target e milestone raggiunti in modo soddisfacente – fanno sapere da Bruxelles – coprono riforme di ampio respiro e trasformative nei settori del diritto della concorrenza, del sistema giudiziario, dell’amministrazione pubblica e fiscale, nonche’ dell’istruzione, del mercato del lavoro e del sistema sanitario. La richiesta di pagamento copre anche gli investimenti per promuovere la transizione digitale e verde e per migliorare IL sostegno alla ricerca, all’innovazione e all’istruzione. Le modifiche per la quarta rata riguardano invece misure di accelerazione e prioritizzazione degli interventi di efficienza energetica nell’ambito del cosiddetto ‘Superbonus’, l’ampliamento e lo sviluppo delle strutture per l’infanzia, lo sviluppo dell’industria spaziale, dell’industria cinematografica (in particolare Cinecitta’), la mobilita’ sostenibile, il potenziamento e la transizione verde del settore ferroviario, il sostegno alle attivita’ di ricerca e sviluppo nel settore industriale, il sostegno finanziario alle imprese guidate da donne e la promozione del settore non profit nelle regioni meridionali, anche a fini di istruzione e formazione. Sia per l’erogazione materiale dei 18,5 miliardi di euro che per il via libera definitivo delle modifiche alla quarta rata il Consiglio ha fino a quattro settimane di tempo.