Segno più nel secondo trimestre 2024 per l’export dei poli tecnologici laziali. Si conferma il trend del primo trimestre con una crescita del 10,6% , variazione tendenziale a prezzi correnti. Nel dettaglio, il polo farmaceutico cresce del 21,9% mentre il polo Ict ha segnato un +31,6%. Frena, invece, il polo aerospaziale. È quanto emerge dal Monitor dei Poli tecnologici del Lazio, con dati aggiornati al 30 giugno 2024, realizzato dal Research Department di Intesa Sanpaolo.
Nel complesso nella prima metà dell’anno le esportazioni dei poli laziali si sono posizionate su valori pari a 7,9 miliardi di euro, il 14,7% in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Il polo farmaceutico laziale con un +21,9% nel secondo trimestre ha consolidato la crescita a doppia cifra già osservata nel primo trimestre, dopo un 2023 sotto tono.
A trainare la performance sono stati soprattutto gli scambi con il Belgio (+22,6%), i Paesi Bassi (+56,3%) e gli Stati Uniti (+71,3%). In crescita anche gli scambi con Irlanda e Svizzera mentre registrano una flessione quelli verso la Germania, il Regno Unito e la Svezia.
Nei primi sei mesi dell’anno le esportazioni del polo farmaceutico del Lazio si sono posizionate su valori pari a 6,7 miliardi di euro, il 25,3% in più rispetto al corrispondente periodo del 2023 in un contesto caratterizzato da elevata eterogeneità: hanno infatti chiuso in territorio positivo la prima parte dell’anno anche il polo farmaceutico di Napoli e quello toscano, mentre si è osservato un calo dell’export nei cluster lombardo e catanese.
Anche per il polo Ict romano si conferma il trend positivo (+31,6%). A sostenere il rimbalzo hanno contribuito in particolare Regno Unito (+18,5%), Stati Uniti (+7,4%) e Germania (+55,8%). Ottime le performance registrate nei Paesi Bassi e negli Emirati Arabi Uniti. Nei primi 6 mesi del 2024 le esportazioni dell’ICT romano si sono così posizionate su livelli pari a 585,4 milioni di euro, in aumento del 20,2% rispetto al 2023.
Dopo il calo registrato nel 2023 continua la contrazione per il polo dell’aerospazio che nei primi sei mesi di quest’anno ha visto una contrazione delle esportazioni pari a 431 milioni di euro posizionandosi su livelli pari a 625,3 milioni di euro. A condizionare negativamente la performance del polo ha contribuito soprattutto il calo delle vendite in Egitto, ma segnali negativi si sono osservati anche in Arabia Saudita, Corea e Cina. Il Monitor dei Poli Tecnologici del Lazio realizzato dal Research Department di Intesa Sanpaolo conferma la rilevanza dei poli hi-tech regionali nel panorama manifatturiero italiano. Nel report viene analizzata l’evoluzione delle esportazioni anche dei due distretti tradizionali del Lazio. Il distretto della Ceramica di Civita Castellana, chiude il secondo trimestre di quest’anno con una lieve contrazione delle esportazioni (-1,4% tendenziale).
Il risultato, sommato al calo già registrato nel primo trimestre dell’anno (-4,7%) porta a chiudere il semestre a circa 60 milioni di esportazioni, il 3% in meno rispetto alla prima metà del 2023. Sul distretto viterbese pesa soprattutto la contrazione degli scambi verso i due principali sbocchi: Germania e Francia, a cui si aggiunge il calo verso la Svizzera. Dopo un primo trimestre positivo vira in territorio negativo l’export del distretto ortofrutticolo dell’Agro Pontino (-5,2% tendenziale nel secondo trimestre del 2024). Il risultato della prima metà del 2024 si ferma a circa 151 milioni di euro, in lieve contrazione (-0,7%) rispetto allo stesso periodo del 2023. Anche in questo caso pesa la contrazione degli scambi con la Germania, primo mercato di sbocco.