A seguito di un protocollo di intesa con i sindacati Cgil, Cisl e Uil, l’assessora alle Politiche sociali di Roma, Barbara Funari, ha emanato una direttiva agli uffici che avvia un significativo cambiamento nelle modalità di indizione delle gare per assegnare la gestione dei servizi sociali. Diverse le innovazioni introdotte a garanzia dei lavoratori del sociale, per migliorare la qualità dei servizi e per snellire le attività burocratiche e amministrative previste per le cooperative.
“Intervenire su tutti questi aspetti – spiega l’assessora Funari – significa investire sul buon lavoro sociale e sulla qualità dei servizi rivolti alle persone fragili, per contrastare anche forme di esclusione ed emarginazione. È necessario un grande cambio di passo che preveda un investimento serio sulle politiche sociali, per garantire maggiore continuità e accessibilità. Le novità introdotte rappresentano un importante lavoro di squadra con le organizzazioni sindacali tenendo conto delle proposte avanzate dalle centrali cooperative, forum del terzo settore Lazio, Csv lazio e Rete dei numeri pari”.
Tra le novità introdotte: eliminazione delle offerte aggiuntive da parte di chi partecipa ai bandi che troppo spesso determinavano un abbassamento della qualità del servizio e della garanzia dei diritti dei lavoratori del sociale; indicazione di emanare avvisi che siano a costo fisso o che prevedano al massimo il 10 per cento del punteggio della valutazione sull’offerta economica. In questo modo – spiegano dall’assessorato capitolino – non ci saranno vincitori che hanno offerto gli stessi servizi ad un costo più basso, comprimendo qualità e valore del lavoro sociale; previsione negli avvisi dell’introduzione del Vis (Valutazione di impatto sociale) per verificare quanto il servizio o il progetto possano incidere dal punto di vista sociale; revisione del sistema sanzionatorio verso i soggetti che violano le leggi e le norme contrattuali oltre che gli standard di qualità previsti per gli utenti. Sono stati inseriti premi per progetti che prevedano l’inclusione di persone con disabilità, parità di genere, giovani. Sono state definite linee guida per uniformare, con tutti i Municipi, le modalità procedurali e la documentazione per partecipare agli avvisi pubblici oltre che per individuare un uguale approccio sulla documentazione relativa all’anticorruzione. “Si evita così una differenza enorme tra i diversi territori del Comune o, addirittura, tra gli uffici”, conclude l’assessora.