Primarie Pd: nodo voto online, mercoledì potrebbe esserci la conta in direzione

Seduto a fianco di Romano Prodi e della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, ieri Enrico Letta ha ricordato David Sassoli

Enrico Letta rilancia. Contro nuovi Qatargate “c’è bisogno di un’autorità etica europea, che eviti che si ripetano quelle cose obbrobriose e insopportabili”. Seduto a fianco di Romano Prodi e della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, il segretario Pd ha ricordato David Sassoli, che “era il nativo democratico per definizione, rappresentava la sintesi di culture politiche diverse di cui era molto orgoglioso”.

Un’iniezione di stima per il Pd, che all’esterno deve affrontare i contraccolpi dello scandalo Panzeri-Cozzolino, mentre all’interno deve risolvere la spinosa diatriba sul voto on line per le primarie: in mancanza di un accordo in zona Cesarini, mercoledì potrebbe esserci la conta in direzione.

L’occasione per ricordare Sassoli è stata la presentazione, al teatro Quirino di Roma, del libro sull’ex presidente del Parlamento europeo: “La saggezza e l’audacia”, curato da Claudio Sardo, con un’introduzione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Chissà cosa pensa David vedendo le schifezze che sono uscite dal Parlamento europeo in queste settimane”, ha detto il segretario Pd. Ha provato a rispondere von der Leyen: “David non avrebbe mai tollerato la corruzione, né tra chi lavora all’Eurocamera né in qualsiasi corpo istituzionale europeo”. Letta ha anche svelato un retroscena: “Proposi a David di guidarci alle elezioni, per costruire una coalizione larga. Io avrei fatto un passo indietro”.

Prodi, che prima della presentazione in teatro ha avuto un incontro con von der Leyen, ha sottolineato il ruolo nella definizione del Pnrr avuto dal Parlamento europeo guidato da Sassoli: “Next generation Ue ha ridato all’Europa lo slancio che era stato lungamente interrotto durante la grande crisi. I cittadini amano l’Europa quando agisce, fa e dà un programma per il futuro”. Ma il ricordo di Sassoli è servito a Letta anche per provare a dare una spinta al partito, nel passaggio altalenante del congresso. Mercoledì ci sarà una tappa importante: la direzione approverà il Regolamento del congresso, con le date e le regole della consultazione per la scelta del nuovo segretario, quindi anche lo slittamento delle primarie dal 19 al 26 febbraio, voluto da tutti i candidati alla segreteria per non inciampare nei lavori per il voto delle regionali, in programma il 12 e 13 febbraio.

La direzione sarà anche l’occasione per trattare la richiesta di Elly Schlein di far votare alle primarie non solo nei gazebo, ma anche on line. E su quell’ipotesi l’unanimità non c’è proprio. Domani ci saranno incontri informali fra gli staff dei candidati e una riunione al Nazareno di Letta con la sua squadra. L’obiettivo è trovare accordi e fare in modo che la direzione abbia uno “svolgimento ordinato”. Ma sulle primarie digitali non sarà facile che venga trovato un punto di incontro nelle prossime ore. L’area Schlein non pare intenzionata a fare passi indietro: “Si andrà al voto in direzione e vedremo come va”, commentava un parlamentare vicino alla candidata. E anche sul regolamento qualche distanza c’è, come quella sulla data entro cui ci si può iscrivere al Pd per partecipare al voto nei circoli. Un dibattito che affianca quello sulle alleanze alle regionali: nel Lazio il Pd corre col Terzo polo, in Lombardia coi Cinque stelle. Anche in Friuli Venezia Giulia si è aperto il cantiere per un’alleanza col Movimento.

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