Sono 9 le persone denunciate dalla polizia per le proteste dei giorni scorsi dei lavoratori Alitalia sulla Roma-Fiumicino e contro il Green pass a porta San Giovanni a Roma.
In particolare, il 24 settembre, nel corso della manifestazione dei lavoratori Alitalia alcune centinaia di manifestanti hanno forzato il cordone delle forze dell’ordine e invaso la Roma-Fiumicino bloccando il traffico per alcune ore. In sei sono stati denunciati dalla Digos. Di questi, quattro sono ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di resistenza e lesioni.
Una per blocco stradale, per cui e’ prevista la sanzione amministrativa che va da 1000 a 4000 euro. Tre, invece, i denunciati per il corteo estemporaneo partito al termine della manifestazione di sabato scorso a San Giovanni.
Uno per la violazione degli obblighi della sorveglianza speciale, il secondo perche’ ritenuto responsabile di istigazione a disobbedire alle leggi per aver incitato la folla a dare vita al corteo non autorizzato ed esserne stato materialmente il promotore, il terzo per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. Per altre 26 persone sono state individuate invece solo responsabilita’ di carattere amministrativo per aver bloccato il traffico su via Appia.
“Non si escludono copiose richieste di risarcimento, per danni patrimoniali, nei riguardi sia dei denunciati che dei sanzionati amministrativamente a causa dei ritardi provocati alla circolazione stradale – sottolinea la Questura di Roma -, ma anche e soprattutto a quella aerea, oltre che per il danno provocato all’Amministrazione ed agli stessi poliziotti che sono stati refertati in ospedale”. Le indagini vanno avanti per identificare altri partecipanti.
Va avanti, intanto, il presidio dei lavoratori Alitalia in centro a Roma. Dopo il tavolo al ministero del Lavoro, in via Flavia, i manifestanti sono tornati in corteo verso piazza della Repubblica che al momento è stata chiusa dalle forze dell’ordine. Il corteo, composto da diverse centinaia di persone, stamattina si era riunito sempre nella stessa piazza, per poi spostarsi e protestare sotto alla sede del ministero di via Flavia al termine dell’incontro, e quindi tornare al punto di partenza rallentando il traffico su via XX settembre e poi su via Vittorio Emanuele Orlando.