Quirinale: come cambia il voto con le disposizioni anti Covid

La prima novità sarà per l'accesso al palazzo di Montecitorio: necessario il super green pass.

Addio agli storici catafalchi installati a pochi passi dai banchi della presidenza, arrivederci ai capannelli di politici intenti a scambiarsi indiscrezioni dell’ultimo minuto. E addio, forse, alla conta dei voti grazie alla lettura delle schede al termine delle operazioni di voto. Sono tempi di Covid, di restrizioni, e dunque anche la liturgia del voto in seduta comune per l’elezione del Presidente della Repubblica deve adeguarsi ai tempi moderni.

In attesa di assistere in diretta alla “chiama” ai tempi del Covid, la principale questione che agitava la politica da giorni è stata risolta: grazie anche all’intercessione del Presidente della Camera, Roberto Fico, nei confronti del governo, verrà data la possibilità di votare, e dunque spostarsi dalla propria residenza, ai grandi elettori attualmente positivi o in quarantena. Come è ancora tutto da stabilire ma prende quota la possibilità che venga allestito il parcheggio di Montecitorio: una sorta di drive in dove esprimere la propria preferenza senza avere contatti con parlamentari e personale.

Per tutti gli altri, invece, la prima novità sarà per l’accesso al palazzo di Montecitorio: necessario il super green pass. Nessuna deroga. Cambiano anche le modalità di voto all’interno dell’emiciclo. Partendo dal presupposto che per accedere all’aula sarà necessaria la mascherina Ffp2 ed il controllo della temperatura, i 1009 grandi elettori voteranno in ordine alfabetico in gruppi di 50 stabiliti secondo un preciso calendario orario. Il voto, come detto, non avverrà più nei “catafalchi” da sempre fra i simboli della seduta comune. Saranno sostituite da cabine più grandi e capaci di garantire meglio la sicurezza sanitaria. Infine, al momento dello spoglio dei voti, sarà consentito l’accesso all’Aula ad un massimo di 200 parlamentari indicati dai gruppi di appartenenza.

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