Raggi in Corte Conti per dossier torri Eur, ‘Beirut’ locale

Avvocato Comune, 325 mln risarcimento richiesta priva presupposti

La complicata vicenda delle Torri dell’Eur finisce in Corte dei Conti. A presentare l’esposto e’ stata la sindaca di Roma, Virginia Raggi, che ha spiegato: “La vicenda ha origine tanti anni fa ed e’ formata da una serie di atti che si accavallano e rendono la vicenda estremamente intricata. Nei prossimi giorni andremo anche a depositare l’esposto presso la Procura del Tribunale di Roma per riuscire a chiarire bene tutto il quadro che vede il Comune al centro di una serie di attacchi e di vicende sulle quali e’ necessario fare chiarezza”.

L’esposto presentato ripercorre la storia delle Torri dell’Eur, che per anni avevano ospitato il ministero delle finanze, dal lontano 2002-2004. Senza andare cosi’ indietro nel tempo, nel recente passato, l’amministrazione Alemanno ne aveva previsto l’abbattimento per realizzare al loro posto la ‘casa di
vetro’ di Renzo Piano, un complesso edilizio per residenze, uffici e negozi. Durante l’amministrazione Marino, l’assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo a maggio 2015 annuncio’, invece, che le torri sarebbero diventate la nuova sede centrale di Telecom Italia, tornando all’antica vocazione di uffici. Pochi mesi dopo, a settembre, il Cda di Alfiere, societa’ partecipata pariteticamente da Cdp Immobiliare e da Telecom Italia, scelse il progetto di recupero delle Torri dell’Eur, per l’headquarter
di Telecom Italia. Precisamente un anno dopo, a settembre 2016, con Virginia Raggi nuova sindaca di Roma, il suo ex assessore all’Urbanistica Paolo Berdini annuncio’ che il Campidoglio avrebbe chiesto 25 milioni di oneri aggiuntivi “a prescindere della mancanza del cambio di destinazione” delle Torri. Il 29 luglio 2016, per giunta, con una determinazione dirigenziale il Campidoglio aveva disposto l’annullamento d’ufficio del permesso di costruire rilasciato nel dicembre 2015. Il Tar del Lazio pero’ ha accolto il ricorso della societa’ immobiliare Alfiere contro quest’ultimo atto dando l’ok al restauro conservativo, prevedendo pero’ che la Alfiere pagasse al Comune i 24 milioni di oneri previsti. Al Comune arrivo’ una richiesta di risarcimento danni da parte dei privati per il mancato guadagno da oltre 320 milioni di euro.

Ed ecco che oggi l’avvocato del Comune, Andrea Manganelli, che ha accompagnato Raggi in Corte dei Conti ha spiegato: “Abbiamo proposto alla Corte dei Conti l’attenzione sulla vicenda che riguarda la richiesta risarcitoria di 325 milioni, ritenendo che non ce ne siano i presupposti e che ci siano
alcuni elementi di perplessita’. Le valutazioni le fanno le Procure, noi ci siamo limitati a sottoporre i fatti, ovvero una richiesta risarcitoria assolutamente spropositata e priva di presupposti che nasce peraltro da uno scambio tra le societa’ Alfiere e Telecom Italia che, essendo una controllata dall’altra, fa venire qualche dubbio. Tutto da verificare, naturalmente – le sue parole -. Abbiamo anche chiesto noi un risarcimento per danno di immagine per le condizioni in cui e’ stato lasciato in questi ultimi anni il compendio delle torri dell’Eur, che sono in stato di degrado, e danneggia l’immagine dell’amministrazione, del quartiere e sta dando una cattiva immagine della citta’ per chi viene da quel quadrante”.

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