Raggi revoca cda Ama, finisce era Bagnacani

L'ordinanza della sindaca per "giusta causa". Sindacati: "Raggi ci ha garantito che azienda resterà pubblica"

Finisce l’era Bagnacani in Ama. La sindaca di Roma Virginia Raggi ha firmato un’ordinanza con cui revoca l’intero consiglio di amministrazione della municipalizzata dei rifiuti “per giusta causa”. La decisione è stata comunicata nel corso di una giunta che ha votato una memoria con cui, a quanto si apprende, ha “preso atto” dei disservizi e del mancato raggiungimento da parte della governance degli obiettivi prefissati. Il collegio sindacale sostituirà il Cda per il tempo strettamente necessario alla ricostituzione del consiglio.

“La sindaca ci ha riferito di aver deciso di azzerare il consiglio di amministrazione di Ama. Ci ha ribadito quello che ci aveva già detto all’altro incontro, ovvero che questa scelta è maturata perché non sono riusciti a risolvere i problemi che c’erano, ma a noi ha detto le cose che ci interessavano e cioè che Ama rimarrà pubblica e che presto verrà varato un nuovo piano industriale per rimuovere le inefficienze e garantire la chiusura del ciclo dei rifiuti. Inoltre viene confermato l’impegno per le nuove assunzioni che permetteranno l’implementazione del porta a porta. E ha infine garantito che non ci saranno problemi con il pagamento degli stipendi e che è in corso un interlocuzione con le banche per garantire le linee di credito”. Così il segretario della Fp Cgil di Roma Natale Di Cola uscendo dall’incontro con la sindaca di Raggi in Campidoglio.

Di Cola ha poi aggiunto: “È evidente che noi siamo molto preoccupati e ci aspettiamo anche un contraccolpo sul servizio. Abbiamo chiesto alla sindaca di far presto anche nella nomina dell’assessore e che ci sia davvero un cambio di passo. Senza il bilancio, che dovrà adesso aspettare per essere l’insediamento del nuovo Cda per essere approvato, non ci sono le assunzioni e non c’è nessun nuovo piano industriale”.

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