Recovery fund, Camilli (Unindustria): “Su Roma occasione persa”

"Mi ricordo gli impegni presi dal premier Conte, spero li mantenga"

“Cosi è un’occasione persa. Per il Paese, non solo per Roma. Mi ricordo gli impegni presi dal premier Conte, spero li mantenga. Mi chiedo perché in questi anni, ogni volta che si è dibattuto della Capitale, sia prevalsa sempre una visione miope, come se l’immagine di Roma e il suo sviluppo non siano interesse di tutta l’Italia, ma solo di chi abita dentro o intorno al Raccordo anulare”. Lo ha detto Angelo Camilli, presidente di Unindustria, in un’intervista al Messaggero.

“Speravamo che il Recovery fund potesse essere l’occasione per investire davvero nel rilancio della città. E lo spero ancora. C’è margine per cambiare questo testo, anche se il tempo è poco, non c’è un attimo da perdere. Sulle infrastrutture c’è bisogno di un focus specifico su Roma come Capitale del Paese. Al di là dei singoli progetti, serve un ragionamento complessivo. Purtroppo, dicevo, si nota sempre una visione corta, una diffidenza quando si parla di Roma come Capitale, anche se per quel ruolo dovrebbe essere beneficiaria di uno sguardo particolare da parte del governo. Pensando a quello che avviene all’estero, non sarebbe un’eccezione, anzi semmai è il contrario: in tutti i grandi Paesi le capitali godono di uno status, di poteri e stanziamenti adeguati”.

“Per far capire lo squilibrio che viviamo cito un numero solo: i trasferimenti da altre pubbliche amministrazioni verso il Comune, a Roma ammontano a 900mila euro per chilometro quadrato contro i 2,6 milioni di Milano, tre volte tanto”, spiega Camilli che aggiunge: “Questo gap va sanato, anche con il Recovery. Roma non può continuare ad avere tutti gli oneri legati al ruolo di Capitale – pensiamo solo alle manifestazioni e all’impatto su trasporti e rifiuti – senza poteri e risorse commisurate. La Capitale dovrebbe e potrebbe essere il traino del Paese”.

“Siamo all’inizio del percorso per il Recovery fund, da quello che abbiamo capito si concluderà nel primo trimestre del 2021. Credo ci siano ancora i tempi per avviare un ragionamento per la Capitale, anche se bisogna agire in fretta. Mi fa piacere che si fortifichi un asse trasversale nell’interesse della città. La riflessione va allargata a tutto il Parlamento per sperare che abbia successo. Da qui alla primavera le iniziative devono partire dal Comune, mi auguro che vengano concordate con la Regione, per evitare sovrapposizioni, così come con i sindacati e le altre forze imprenditoriali. La Capitale faccia squadra, senza divisioni di parte, basta con i distinguo”.

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