Regione Lazio, 18 mln per internazionalizzazione imprese

Dal voucher alla fiere, per sostenere le aziende del Lazio nei mercati globali

photo credit: Paolo Orneli

Nello cornice di Villa Aurelia a Roma, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha presentato agli ambasciatori, alle associazioni di categoria e ai rappresentanti delle istituzioni il Piano triennale per l’internazionalizzazione del Lazio, che contiene le strategie e le linee di azione per il sostegno alla proiezione verso l’estero delle imprese che operano nel Lazio e per l’attrazione di investimenti stranieri. In campo 18 milioni di euro, tra risorse regionali ed europee. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, il sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico, Gian Paolo Manzella, gli assessori regionali alla programmazione economica, Bilancio, demanio e patrimonio, Alessandra Sartore, e allo sviluppo Economico, commercio, artigianato, ricerca, start-up e innovazione, Paolo Orneli, e la presidente della commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale del Lazio Marietta Tidei.

Dal mondo le idee per sviluppare le imprese

Sono stati delineati anzitutto lo stato dell’arte e le prospettive future dell’internazionalizzazione e dello sviluppo sostenibile del sistema produttivo del Lazio. Partendo dai risultati che sono stati ottenuti dal precedente programma di interventi per l’internazionalizzazione messo in atto a partire dal 2016, è stato messo in luce il contesto economico regionale e sono stati illustrati obiettivi e impostazioni del nuovo “Piano per l’internazionalizzazione del sistema produttivo del Lazio 2019-2021”, “che ha preso forma – è stato spiegato – al termine di un articolato percorso di ascolto e partecipazione diffusa con il coinvolgimento di operatori del settore, e imprese oltreché di tutte le strutture regionali”.

“Noi crediamo nella competizione ma non nella contrapposizione tra i sistemi produttivi del pianeta – ha detto il governatore Zingaretti – È importante investire nell’interscambio, perché o queste relazioni si riempiono di opportunità oppure resta solo la contrapposizione. In queste relazioni può crescere il rispetto, la curiosità, la crescita reciproca. È un territorio molto vario, che va dal capitello al chip. Ma da soli non ce la facciamo, non vogliamo essere chiusi o egoisti. Faremo di tutto – ha concluso Zingaretti – per ascoltare dal mondo cosa si aspetta da noi per rendere più semplici gli investimenti, in termini di infrastrutture, mobilità e digitale e per rafforzare l’accoglienza che possiamo dare al mondo”.

In particolare, “il nuovo Piano per l’internazionalizzazione nasce – ha spiegato l’assessore Orneli – per rispondere a tre obiettivi prioritari: sostenere le imprese del Lazio nei percorsi di espansione sui mercati globali, favorire le aggregazioni in modo che le imprese siano più forti e presenti nella competizione globale e sostenere l’attrazione degli investimenti esterni nel nostro territorio. In campo 18 milioni di euro, tra risorse regionali ed europee”.

Dai voucher alla promozione nelle fiere

Si tratta in primo luogo di “interventi diretti”, finanziati dal Por Fesr 2014-2020 con 15 milioni di risorse per “Incentivi all’acquisto di servizi di supporto all’internazionalizzazione in favore delle Pmi”, per i cosiddetti “voucher” e per i “Progetti di Promozione dell’export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale e settoriale”.

Ma anche di “interventi indiretti”, finanziati con circa tre milioni di euro di risorse regionali per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, per promuovere processi di incoming e outgoing (ossia di promozione tanto della proiezione all’estero di imprese laziali che di attrazione di investimenti stranieri nel Lazio), business matching, partecipazione a fiere internazionali e acquisto di servizi innovativi per l’internazionalizzazione. “Il tutto completato – ha precisato l’assessore Orneli – da un sistema integrato di azioni e promozione pensato per migliorare l’attrattività del Lazio per gli investitori esteri”.

I due bandi

Infine, in questo ambito, si apriranno due bandi. Il primo è dedicato ai “Progetti di internazionalizzazione“, ha 5 milioni di euro di dotazione finanziaria e concede contributi a fondo perduto (fino al 50 per cento delle spese sostenute) alle micro, piccole e medie imprese in forma singola o aggregata che realizzano investimenti per accedere ai mercati internazionali. Il bando sarà aperto a partire dal 9 marzo 2020, ma i formulari online si possono compilare già dal 18 febbraio; si possono presentare progetti a partire da 36mila euro, con un contributo massimo concedibile di 200mila euro. Il secondo bando è la seconda finestra dell’avviso “Voucher per l’Internazionalizzazione“, con una dotazione di 2,5 milioni di euro, che va a integrare quanto fatto con la prima finestra, che aveva la stessa dotazione finanziaria e che ha ricevuto 246 domande da altrettanti soggetti, per 3,5 milioni di contributi richiesti. La seconda finestra del bando Voucher internazionalizzazione aprirà il 5 marzo prossimo.

“Abbiamo trasformato le nostre debolezze in un punto di forza, il Lazio è una Regione sulla quale si può scommettere. L’opera di risanamento profonda può ora valorizzare le filiere all’avanguardia, per rendere il territorio laziale adatto agli investimenti – ha sottolineato l’assessore Sartore – . Noi cerchiamo di mantenere continuità legislativa e stiamo cercando di semplificare e sburocratizzare le procedure. Stiamo contenendo la pressione fiscale, sia per le famiglie che per le imprese. Abbiamo abbassato l’irap, in particolare per i settori con propensione all’export. Il nostro patrimonio immobiliare è enorme, ed era un onere: ora – ha concluso Sartore – è un onore, ci si può investire”. Infine, il sottosegretario Manzella ha precisato che “rispetto al Piano della Regione Lazio è importante la parte delle fiere, ma anche gli investimenti per portare gli investitori qui. In questo senso la Pubblica amministrazione deve prendere per mano l’impresa, e aiutarla soprattutto nella fase dell’esecuzione. C’è piena sintonia con quanto stiamo facendo a livello statale. La fase dell’internazionalizzazione è stata affidata agli esteri, ma sarà – ha concluso Manzella – in strettissimo rapporto con il Mise”.

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