Regione Lazio: due consiglieri M5s passano a FI

gruppo "giravolta ideologica, si dimettano"

Nel Lazio due consiglieri regionali del M5s passeranno a Forza Italia. In particolare, la capogruppo Roberta Della Casa, già presidente del Municipio Roma IV durante la sindacatura Raggi, e il consigliere Marco Colarossi, hanno ufficialmente comunicato al presidente del Consiglio regionale, Antonello Aurigemma, il proprio passaggio al gruppo di Forza Italia. La conferenza stampa per la presentazione dei due nuovi componenti di Forza Italia è stata fissata per la mattinata di venerdì primo settembre nella sede nazionale del partito, a piazza San Lorenzo in Lucina a Roma. Lo stesso giorno, alla Pisana ci sarà il Consiglio straordinario, richiesto dalle opposizioni, in merito alle parole del responsabile della Comunicazione istituzionale della Regione Lazio, Marcello De Angelis, sulla strage di Bologna. “Prendiamo atto della loro decisione e rispettiamo la scelta di lasciare il Movimento 5 stelle se i valori e i principi che lo rappresentano non vengono più sentiti come propri, ma ci aspettiamo coerenza con gli impegni presi con i cittadini che li hanno votati, per questo riteniamo doverose le immediate dimissioni da consiglieri regionali eletti con il simbolo M5s”, scrive in una nota il gruppo M5s alla Regione Lazio. “Sorprende, avendo il Movimento mantenuto costante la sua linea politica, che Della Casa e Colarossi abbiano scoperto di non ritrovarsi più nel Movimento 5 Stelle, solo dopo e non prima essere eletti con il simbolo che oggi abbandonano”, continua la nota del M5s.

“Come pure fa riflettere che nessuna ipotesi di lasciare la casacca del M5s era trapelata durante la visita che il presidente Conte ha fatto al gruppo consiliare in Regione Lazio poco più di due mesi fa – prosegue la nota del M5s Lazio -. Sarebbe stata senza dubbio l’occasione migliore per esprimere i propri dubbi e le proprie perplessità, se davvero la critica o la dissonanza avessero avuto finalità costruttive. Rimane sospetta una giravolta ideologica di tale portata in soli sei mesi. Se al contrario, l’insoddisfazione si fosse sedimentata da tempo, bene avrebbero fatto a candidarsi, già a febbraio scorso, con Forza Italia piuttosto che con il Movimento 5 stelle. Cambiare idea è legittimo, ma correttezza vuole che chi lascia il Movimento 5 stelle, lasci anche tutti gli incarichi che ha ottenuto grazie ad esso, per ripresentarsi alla prossima tornata elettorale con il partito verso il quale sente maggiore affinità. Lo impone il dovere morale che chiunque deve avere verso i propri elettori”, conclude la nota del M5s.

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