Regione Lazio: trovate microspie nella sede dell’assessorato alla Sanità e nell’ufficio di presidenza

I sistemi di sorveglianza erano piazzati all’interno dei sensori anti-intrusione e pare non fossero attivi. Rocca: "Abbiamo fatto una denuncia e l'esito e il seguito non dipende da noi"

È giallo sulle telecamere nascoste trovate nella sede della Regione Lazio, in via Cristoforo Colombo a Roma. In particolare, le microspie sono state scoperte nell’assessorato alla Sanità della Regione Lazio, nella sala riunioni del dipartimento sanità e nell’ufficio di presidenza di Francesco Rocca. Si tratta di nove dispositivi di sorveglianza audio-video rinvenuti al nono piano dell’edificio in due giorni, il 7 e il 13 aprile, dai dipendenti di una ditta che stavano facendo alcuni lavori di manutenzione all’impianto elettrico. I sistemi di sorveglianza erano piazzati all’interno dei sensori anti-intrusione e pare non fossero attivi. Immediatamente il materiale è stato consegnato ai Carabinieri.

Secondo quanto si apprende, tali strumentazioni risalirebbero a 10 o 15 anni fa, forse pure oltre. I dispositivi erano puntati verso la porta degli uffici per vedere chi entrava e usciva. Sono comunque in corso accertamenti per capire se il contenuto impresso sui nastri di registrazione sia ancora visibile. La Regione Lazio ha sporto formale denuncia ai carabinieri che hanno ascoltato l’elettricista. Le indagini sono in corso.

“Sono state rinvenute in Regione alcune telecamere che non avevano un collegamento audio, son stati chiamati i carabinieri che hanno portato via tutto. Io nemmeno le ho viste, sono stato informato. Abbiamo fatto una denuncia e l’esito e il seguito non dipende da noi”, ha commentato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, a margine di un evento.

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