Rifiuti, AD Ama: “C’è tesoretto da sfruttare”

Lorenzo Bagnacani, amministratore delegato di AMA, rivela che la differenziata è in aumento ma che c'è ancora molto da fare

Nella raccolta indifferenziata del Comune di Roma si annida un vero tesoretto che bisogna recuperare: è il messaggio ha lanciato oggi da Lorenzo Bagnacani, ad di Ama ascoltato in audizione in Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti.

 

“Siamo in cammino verso una normalità della gestione dei rifiuti, in cui dovranno essere raccolti, gestiti, trattati e smaltiti all’interno del territorio – ha detto – La raccolta differenziata in questa prima parte dell’anno mostra un segno più, arriviamo al 44,2% dal 43% dell’anno scorso, ma non basta: nel nostro indifferenziato c’è il 74% di materiale differenziabile, ben il 15,9% di organico e 28,1% di carta e cartone, 19% di plastiche perciò ad esempio con Comieco stiamo organizzando un’azione per le utenze non domestiche per intercettare la carta che è una risorsa importante e che comporta anche problemi di decoro urbano sotto gli occhi di tutti. Il tutto nel segno dell’economia circolare, come chiede l’Europa, che è una rivoluzione culturale prima di essere un cambiamento nella gestione dei rifiuti”.

 

“L’Ama ha ereditato un debito da un miliardo di euro e 8mila dipendenti quando ne basterebbero la metà. Il bicchiere mezzo pieno è che abbiamo un bacino di dipendenti che vanno riorganizzati nel migliore dei modi e ci consentiranno di arrivare al nostro obiettivo che è il 70% di raccolta differenziata al 2021”.

 

“Uno strumento sarà anche organizzare le Ama di municipio: una diffusione capillare che è una risposta organizzativa alle specifiche esigenze dei singoli luoghi per dare le risposte che i cittadini ci chiedono”, ha detto l’ad di Ama Bagnacani.

 

“Trattiamo – ha aggiunto l’AD – i rifiuti di 3milioni e 300mila persone di cui 2,8 residenti e il resto tra turisti e pendolari (1mln 691mila). 725mila sono di differenziato mentre 966mila di indifferenziato destinato alle varie impiantistiche: nel periodo gennaio- maggio abbiamo avuto un incremento della differenziata: 44,2 contro 42,5 dello stesso periodo nell’anno precedente. Siamo un po’ sotto perché da piano industriale dobbiamo arrivare a fine anno al 48%.

 

Gli obiettivi e che possono essere considerati ambiziosi hanno tutti i presupposti per essere raggiunti. In sintesi raccogliamo di media 5mila tonnellate di rifiuto al giorno: 2700 indifferenziato e 2300 differenziato. 1200 tonnellate al giorno di rifiuti viene trattato nei due impianti Ama, una parte significativa: 1250 in quelli di Colari, gli altri nell’ordine del centinaio in impianti minori come Aprilia e Frosinone”.

 

“Solo una piccola quantità è destinata al estero, a regime pieno 700 tonnelate alla settimana, quindi parte minimale” ha proseguito l’ad. “Questi impianti sono sufficienti per gestire il quotidiano, salvo le variabilità che riscontriamo come dato storico. Ad esempio se le 1250 tonnelate al giorno trattate da Colari, diventano senza preavviso 500” ha spiegato. “Questi fermi – ha concluso Bagnacani – rappresentano un imprevisto che va a condizionare l’intera filiera”.

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