Il Consiglio dei ministri ha disposto il finanziamento per la messa in sicurezza della discarica di Malagrotta a Roma. Il provvedimento scaturisce dal decreto legge del 24 febbraio 2023 numero 13 all’articolo 52 comma 2. Il commissario unico di governo, il generale Giuseppe Vadalà, a cui è stato affidato l’incarico, nel febbraio 2022 di adeguamento alla normativa del sito di discarica in pre-contenzioso europeo può ora avviare le procedure di affidamento delle opere e attuare immediatamente il cronoprogramma delle attività.
Lo stanziamento mira a porre nelle condizioni attuative il commissario e la task force dell’Arma dei carabinieri, al fine di superare il precontenzioso europeo, evitando una notevole sanzione pecuniaria e soprattutto, è dirimente per rendere operativo l’avvio delle lavorazioni della messa in sicurezza delle aree della grande discarica di Roma. Il finanziamento previsto di 250 milioni di euro stanziati in favore del commissario prevede un erogazione distribuita negli anni: 5 milioni per il 2023, 55 milioni per il 2024, 100 milioni per il 2025, 65 milioni per il 2026 e 25 milioni per il 2027.
Le somme permetteranno l’avvio delle due distinte procedure di appalto, i cui progetti sono stati definiti nei mesi precedenti tramite l’operato dello stesso commissario, e che prevedono: realizzazione e posa in opera del pacchetto di copertura isolante (capping provvisorio) con installazione dei sistemi di emungimento del percolato e captazione del biogas; realizzazione del pacchetto di copertura definitivo del corpo rifiuti (capping definitivo) e rifacimento del diaframma plastico di confinamento laterale della discarica (sistema a polder di oltre 6 chilometri di perimetro), nonché ordinario trattamento dei liquidi di percolazione e del biogas, con puntuale monitoraggio ambientale delle fonti di inquinamento.
“Siamo pronti a rendere esecutivi i progetti già precedentemente redatti, per assicurare la piena messa in sicurezza della discarica”, spiega il generale Vadalà. “È un lavoro colossale, vista la quantità enorme di rifiuti, e assolutamente necessario per la restituzione ai cittadini e al territorio di un’area completamente risanata – aggiunge -. Sarà un processo cadenzato da un preciso cronoprogramma per giungere in maniera ottimale alla messa in sicurezza dei territori, un lavoro, come è nostro uso, sinergico con tutti i soggetti e di accordo con le autorità al fine di mettere a terra e a regime ogni singola risorsa, perché non si può più aspettare e dobbiamo solo lavorare di grossa lena per la definitiva chiusura di questo problema della nostra bella Capitale”.
Vadalà ringrazia quindi le autorità di governo, in modo particolare Raffaele Fitto, ministro agli Affari europei, politiche di coesione e Pnrr, Gilberto Pichetto Fratin, ministro all’Ambiente e alla sicurezza energetica, Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato alla presidenza del consiglio dei ministri e Bruno Frattasi, prefetto di Roma.