Rifiuti: in vista del Giubileo reintrodurre il vuoto a rendere, la proposta del consigliere Nanni

"Un sistema virtuoso che da anni in altri Paesi funziona in modo eccellente", mentre "le macchinette mangia-plastica introdotte dall'ex sindaca Raggi sono un palliativo pressoché inefficace", secondo il presidente della commissione Giubileo

Tornare al vuoto a rendere per la plastica e il vetro. È la proposta di Dario Nanni, di Azione, presidente della commissione Giubileo in vista dell’anno santo che, nel 2025, vedrà arrivare nella Capitale circa 30 milioni di pellegrini.

“In attesa di impianti tecnologicamente capaci di far fronte allo smaltimento dei rifiuti, ci dovremmo però impegnare a introdurre norme e regolamenti per riattivare un sistema virtuoso che da anni in altri Paesi funziona in modo eccellente: il vuoto a rendere. Una proposta da me già avanzata negli anni scorsi e che potrebbe alleggerire notevolmente la produzione di rifiuti prodotti quotidianamente ai quali si aggiungeranno anche quelli immessi dall’ulteriore afflusso di persone che graviterà sulla nostra città per tutto il 2025. La reintroduzione di questa pratica virtuosa per plastica e vetro contribuirebbe quindi ad eliminare buona parte degli scarti presenti nelle immondizie cittadini. Purtroppo, a Roma ed in Italia questo non avviene”. Così in una nota Nanni.

“Le macchinette mangia-plastica introdotte dall’ex sindaca Raggi sono un palliativo pressoché inefficace. – prosegue il consigliere di Azione – Sto pertanto predisponendo un’apposita mozione per introdurre almeno nelle catene dei supermercati il sistema del vuoto a rendere. La pratica può essere efficace in pochi mesi, così come ci insegna un piccolo paese con una popolazione pari a quella di Roma che è la Lituania. Il Giubileo 2025 è alle porte e la città non può presentarsi al mondo senza una soluzione strutturale al problema dei rifiuti. Plastica da riciclare e vetro da riutilizzare potrebbe essere una ricetta idonea ad avviare finalmente l’economia circolare nella capitale. A Berlino funziona da decenni. Nella capitale tedesca l’uso del vetro e dei contenitori di plastica per l’acqua minerale e altre bevande è simile a quello di Roma con una differenza sostanziale ed economicamente vantaggiosa per il consumatore e per l’ambiente: il reso al supermercato e il conseguente riuso delle aziende. Per il vetro e le bottiglie di plastica i supermercati restituiscono la somma del vuoto e il consumatore acquista quindi solo il prodotto con un sensibile vantaggio economico e senza disperazione del Pet nell’ambiente”.

“In Italia e a Roma, il reso del vetro – continua il presidente della commissione Giubileo – è limitato al consumo nei ristoranti. Credo che il riuso sia una sana abitudine, persa ormai da tanti anni a favore dell’usa e getta. Poche settimane orsono abbiamo anche appreso che la Lituania, in un solo anno è passata dal 34% di raccolta differenziata di bottiglie in Pet al 74 per cento e si appresta quest’anno a superare il 90%. Il segreto che ha fatto divenire così virtuoso il piccolo Stato baltico – sottolinea il consigliere – è riconducibile al deposito su cauzione. Il sistema Lituano offre vantaggi per tutti: i Comuni che vedono alleggerita la raccolta differenziata; le imprese del riciclo, che ottengono materiale in quantità maggiori e privo di frazioni estranee; i produttori di imballaggi, che hanno affidato la gestione di tutto il processo – dalla raccolta dei rifiuti al riciclo ad una società privata, i negozianti, che restituiscono ai clienti i depositi riferiti ai contenitori raccolti e ricevono da parte dell’operatore di sistema una parte proporzionale alle quantità gestite; lo Stato, che ha visto il tasso di riciclo del packaging aumentare. Al di là della realizzazione di nuovi impianti e anche della proposta Grillo a Roma potremmo riavviare un metodo virtuoso ed economicamente vantaggioso in pochi mesi. Se non ora quando?”, conclude.

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