Il 75 per cento delle imprese romane ritiene il termovalorizzatore un passo in avanti necessario per risolvere il problema dei rifiuti a Roma, il 18 per cento invece lo ritiene non compatibile con gli obiettivi di sostenibilità ambientale perché aumenterà le emissioni inquinanti. Il 7 per cento pensa che non avrà effetti significativi sulla città. Sono i dati principali emersi dall’indagine della Camera di commercio di Roma che è stata somministrata tra il 17 e il 24 maggio 2022 a un campione di imprese che nel 67 per cento dei casi hanno la sede nel comune di Roma e per il 33 per cento dei casi nei comuni dell’area metropolitana.
L’aumento dei prezzi delle materie prime dei beni energetici causerà per il 49,5 per cento delle imprese un ritardo nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale perché si ridurrà la capacità di fare investimenti green. È quanto emerge dall’indagine della Camera di commercio di Roma che è stata somministrata tra il 17 e il 24 maggio 2022 a un campione di imprese che nel 67 per cento dei casi hanno la sede nel comune di Roma e per il 33 per cento dei casi nei comuni dell’area metropolitana.
L’84,6 per cento delle imprese interpellate ha tra zero e nove dipendenti, il 12,6 per cento ha tra 10 e 49 dipendenti e il 2,8 per cento delle imprese ha oltre 50 dipendenti. Il 42,4 per cento ha una visione opposta, e ritiene che questa fase favorirà gli investimenti green anche per ridurre i consumi energetici. Per l’8,1 per cento non ci saranno effetti significativi di lungo termine.
Tagliavanti: “Rincari pesano su imprese, istituzioni facciano loro parte”
Con il prolungarsi della guerra in Ucraina le imprese romane stanno subendo rincari e rischiano di arretrare sopratutto nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale, quindi è necessario che le istituzioni facciano la loro parte. È quanto sostiene Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di commercio di Roma in una nota, commentando i dati emersi dall’indagine dell’associazione.
“Con il prolungarsi della guerra in Ucraina le imprese si trovano, nuovamente, ad affrontare un drastico cambiamento dello scenario di mercato – spiega Tagliavanti -. La causa è dovuta alla vera e propria impennata dei prezzi dell’energia e delle altre materie prime, ormai in corso da diverse settimane. La nostra indagine evidenzia come l’economia romana stia reagendo a questa nuova situazione che impatta non solo sui prezzi di vendita, inevitabilmente rivisti al rialzo, ma anche per un’impresa su due, sul ritardo nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale”
La pandemia, prosegue il presidente della Camera di commercio di Roma, “ci ha fatto fare un balzo in avanti di dieci anni sull’uso del digitale. Ora, anche alla luce della guerra in Ucraina, dobbiamo fare un analogo balzo in avanti sulle energie rinnovabili. Non è facile, ma è necessario e le istituzioni sono chiamate, oggi più che mai, a fare la loro parte. Un altro dato rilevante messo in luce dal report – conclude Tagliavanti – è quello di un generalizzato apprezzamento del tessuto produttivo locale (75 per cento del campione) per la possibile realizzazione di un termovalorizzatore di ultima generazione, visto come la soluzione all’annoso problema dei rifiuti nella Capitale. Anche noi, come Camera di commercio, siamo favorevoli a questa idea e auspichiamo che venga realizzata per il Giubileo del 2025, così come nelle intenzioni del sindaco Gualtieri a cui, sul tema, abbiamo consegnato uno studio realizzato con Unindustria ed Enea. Non c’è tempo da perdere”.
Tagliavanti: “Favorevoli a termovalorizzatore, si faccia entro 2025”
Per Tagliavanti un dato rilevante messo in luce dal report della Camera di commercio di Roma “è quello di un generalizzato apprezzamento del tessuto produttivo locale (75 per cento del campione) per la possibile realizzazione di un termovalorizzatore di ultima generazione, visto come la soluzione all’annoso problema dei rifiuti nella Capitale. Anche noi, come Camera di commercio, siamo favorevoli a questa idea e auspichiamo che venga realizzata per il Giubileo del 2025, così come nelle intenzioni del sindaco Gualtieri a cui, sul tema, abbiamo consegnato uno studio realizzato con Unindustria ed Enea. Non c’è tempo da perdere”.