“Nella riunione di giunta del 12 ottobre mi sono meravigliata della poca chiarezza da parte dell’amministrazione sul bilancio di Ama”. Così l’ex assessore all’Ambiente di Roma Capitale Pinuccia Montanari, nel corso di una audizione in commissione regionale Rifiuti. Montanari ha ricostruito, grazie ad alcuni appunti, ciò che fu detto in quella seduta: “Lemmetti a un certo punto ha affermato – ricorda l’ex assessore – ‘Mancano 400 milioni’. Raggi ha detto ‘ho bisogno che Ama cambi il bilancio e firmi un protocollo d’intesa. Questa cosa dei 400 milioni è venuta oggi da te, Gianni. Allora chiudiamo il bilancio in pareggio e si firma il protocollo. E’ questa la proposta, 20 milioni più il protocollo? Perché, ha aggiunto con irritazione, parliamo di 20 milioni se ce ne sono in discussione 400?”.
Montanari si è detta molto colpita: “Non è che siamo al mercato – ha detto – prima 400, poi 18, poi 20, poi 100 milioni… La pratica di chi fa il bilancio è soggetta a parametri rigorosi o si fa a impressioni?”.
Montanari ha anche ricostruito grazie ai suoi appunti la giunta dell’8 febbraio, quella culminata con le sue dimissioni: “Quella mattina avremmo dovuto presentare alla stampa i nuovi 20 parchi riqualificati da Ama. Mi giunge la notizia il giorno prima che la cosa sarebbe saltata per una giunta straordinaria, ma non sono riuscita a sapere l’oggetto della giunta. L’8 alle 10,30 vado in giunta ma senza informazioni sugli argomenti. Ma ancora niente, il documento non era pronto e la giunta viene riconvocata alle 14. C’è una fase di pre-giunta. Mi si avvicina Giampaoletti – prosegue il racconto di Montanari – mi porta di lato e mi dice che c’era una delibera da firmare. Io dico: cos’è, 5 minuti prima della giunta, che devo firmare? E scopro che era la bocciatura del bilancio dell’Ama. Io chiedo 3 ore, chiamo i miei collaboratori per analizzare la delibera, che avrei dovuto votare e anzi anche firmare. Volevo capirne i contenuti, era complessa. Non mi sono state concesse le tre ore. La sindaca ha chiesto a Giampaoletti di illustrare la delibera in pre-giunta. Io ho provato a sottoporre agli altri assessori tutti i pareri chiesti da Ama sul bilancio, ma mi è stato detto che non aveva senso leggerli perché erano ‘di parte’. Non mi era mai capitata una situazione in cui una delibera di tale importanza, di cui io dovevo essere proponente, mi venisse sottoposta senza che io l’avessi letta, discussa, analizzata”. Montanari afferma che di fronte alle perplessità di un altro assessore, la sindaca avrebbe posto un aut aut: chi è contro è fuori: “E io – conclude – ho votato contro”