Il Ministero dell’Ambiente, a quanto si apprende, ha convocato per il 29 agosto il tavolo tecnico relativo al monitoraggio della gestione dei rifiuti nel territorio di Roma Capitale.
Non appena ricevuta la comunicazione, la sindaca Virginia Raggi ha risposto con una nota in cui si chiede con forza di anticipare la convocazione. Secondo Raggi, infatti, la data del 29 agosto è “inadeguata e rivela, ancora una volta, una sottovalutazione della situazione”.
La sindaca Raggi, già nella corrispondenza con Ministero dell’Ambiente e Regione Lazio, nei giorni scorsi aveva sottolineato l’urgenza di un incontro immediato dei tecnici di tutte le istituzioni coinvolte per verificare l’applicazione dell’ordinanza regionale.
Per questo, anche nella nota di stamane, ha ribadito la necessità inderogabile di anticipare la convocazione della cabina tecnica.
La sindaca ha invitato gli uffici e i tecnici del Campidoglio a valutare l’opportunità di riunirsi in questi giorni, anche a Ferragosto se necessario. “Occorre prevenire“, secondo Raggi, “mettendo in campo le iniziative necessarie ad arginare ogni tipo di criticità. Rimanere fermi altre due settimane costituisce un rischio enorme ai danni della città“.
La richiesta di convocazione della cabina di regia, dopo vari solleciti verbali, era stata inviata dalla sindaca Virginia Raggi il 30 luglio al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, al presidente della Regione, Nicola Zingaretti, spiegando che la situazione dei rifiuti si sta aggravando e si preannuncia già per settembre una nuova crisi dei rifiuti.
Tenuto conto che l’impianto di Malagrotta sarà pronto solo a novembre, per quello di Aprilia, la società la Rida, che lo gestisce, ha fatto sapere che non prenderà più i rifiuti della Capitale, mentre l’accordo con l’Abruzzo è arrivato a termine, e anche il Tmb di Ama di Rocca Cencia deve andare in manutenzione.
Così secondo l’ Ama già dalle ultime settimane di agosto Roma non saprà dove lavorare 537 tonnellate di rifiuti, che saliranno nell’ultima settimana addirittura a 2.069.
A settembre sarà la catastrofe: 3.000 tonnellate rischiano di restare per strada nella prima settimana.!!!
Non solo: tra settembre e dicembre ci saranno in totale 45.000 tonnellate di rifiuti senza destinazione. Sembra quindi inevitabile la proroga dell’ordinanza che apre gli impianti del resto del Lazio ai rifiuti di Roma, in scadenza a settembre.
Lo ha chiesto esplicitamente la Raggi nella conferenza stampa di venerdì. «È necessario– ha detto – che l’ordinanza di Zingaretti sia prorogata, perché evidentemente se gli impianti non riaprono, serve trovare una soluzione con nuovi spazi di conferimento. Se erano stati presi accordi, devono essere rispettati. I tecnici devono lavorare anche a Ferragosto per trovare una soluzione».
Dalla Regione l’assessore al Ciclo dei rifiuti Massimiliano Valeriani, ha replicato che non è corretto chiedere la proroga dell’ordinanza regionale quasi due mesi prima che scada , ma va altrettanto considerato che la crisi di governo non aiuta la ‘cabina di regia’’ per trovare insieme al Campidoglio soluzioni durature per la gestione del ciclo dei rifiuti urbani».
E ciò vuol dire che si aspetta dal Presidente Nicola Zingaretti l’unica risposta possibile perché Roma non si trovi nuovamente sommersa dai rifiuti.
Un nuovo dramma per una Capitale che, al momento, no vede la luce in fondo al pericoloso tunnel in cui è finita!