Rifiuti: Raggi punta al galateo ecologico

Dopo la bocciatura dell’Ama e le dimissioni dell’assessore Montanari la soluzione dell’immondizia ribaltata sui romani

Mentre l’Ama è alla canna del gas, con uno stipendio di 55.000 euro l’anno entra nello staff della sindaca Virginia Raggi un esperto di ‘’economia comportamentale’’ con il compito di aiutare l’amministrazione a sensibilizzare la cittadinanza sul fronte dell’ambiente e dei rifiuti.

Alla fine dello scorso mese con apposita delibera – riporta Roma Today – la giunta ha deciso l’ingresso nel team del Campidoglio di Federico Raimondi Slepoi, classe ’92, già consulente del ministero dell’ambiente durante il governo Gentiloni.

Secondo la delibera dovrà dare ‘’ il necessario supporto istituzionale di sensibilizzazione della cittadinanza adeffettuare scelte positive e consapevoli soprattutto in materia di risparmio dell’energia e riciclo dei rifiuti,tramite metodologie che offrano modelli di comportamenti più aderenti alla realtà e alternativi a quelli indotti dalle teorie economiche standard’’.

E così, dopo la bocciatura di Ama e le conseguenti dimissioni dell’assessore Pinuccia Montanari, per risolvere l’annoso problema dell’immondizia, la giuntaM5S ora punta solo sui romani. Infatti secondo la delibera che assume l’ennesimo consulente,  attraverso nuove, quanto misteriose  metodologie, i cittadini della capitale, noti per essere fra i meno disciplinati d’Italia, diventeranno capaci di gestire al meglio i rifiuti, ma soprattutto ne sapranno creare meno.

Rispetto a un futuro così affascinante, quanto ambizioso, è naturale che passi in secondo piano la sorte degli 8.000 dipendenti della municipalizzata,  senza alcun riconoscimento che bene o male abbiano provveduto, fino ad oggi, a ritirare e smaltire l’immondizia della Capitale,  in condizioni organizzative precarie e con disponibilità di mezzi fatiscenti.

La delibera che consente l’assunzione del giovane esperto in ‘’comportamenti’’, rivela infatti che non esiste alcuna fiducia verso un recupero  di efficienza aziendale e tanto meno sulla possibilità di disporre a breve-medio termine di siti sufficienti ad accogliere e smaltire mega tonnellate di rifiuti.

E ciò vuol dire che dovremo cosi rassegnarci ad essere invasi dai rifiuti ‘’postati’’ in ogni parte della città e raccolti in modo disordinato quando capita, finché non diventeremo virtuosi. Vale a dire per sempre.

A meno che il ‘’galateo’’ ecologico,  oltre che costituire un alibi per la sindaca Raggi, faccia il miracolo.

 

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