Siamo lieti che la Regione Lazio abbia accolto le soluzioni proposte da Roma Capitale per la gestione della crisi dei rifiuti a livello regionale”. Lo dichiara in una nota l’assessora ai Rifiuti e al risanamento ambientale Katia Ziantoni.
“Settimane fa abbiamo proposto di smaltire temporaneamente i rifiuti nella discarica di Viterbo, per poi attivare il conferimento fuori regione. Ma questa soluzione ‘ponte’ era stata inizialmente rifiutata dalla Regione Lazio nell’ambito dei tavoli convocati presso il ministero della Transizione ecologica – spiega Ziantoni -. Finalmente il dialogo tra istituzioni e realtà industriali ha portato a una fruttuosa collaborazione, nell’interesse esclusivo dei cittadini, e recepiamo favorevolmente l’impegno a garantire lo smaltimento fuori regione fino al 31 dicembre”, aggiunge Ziantoni, assicurando che “Roma continuerà a fare la sua parte per attuare il piano industriale di Ama approvato dall’Assemblea capitolina”.
L’emergenza rifiuti nella Capitale scatena la battaglia politica e non si fanno attendere i commenti da parte della regione Lazio.
“Sorprendono le dichiarazioni dell’assessora Ziantoni, che prova a prendersi meriti postumi sul fronte dei rifiuti – afferma Massimiliano Valeriani, assessore al Ciclo dei rifiuti della Regione Lazio – Dovrebbe ringraziare la Regione per aver messo in sicurezza Roma per i prossimi sei mesi, ma dovrebbe soprattutto utilizzare questo tempo prezioso per dotare la citta’ di tutti gli impianti necessari a garantire l’autosufficienza nella gestione dell’intero ciclo dei rifiuti. Le soluzioni individuate ieri, avranno enormi costi aggiuntivi per il conferimento e lo smaltimento degli scarti in altre regioni italiane, che saranno a carico di Ama, vale a dire che saranno pagati dai cittadini romani attraverso la Tari. La Giunta comunale dovrebbe impegnarsi a raccogliere i rifiuti e ripulire la citta’: ci sono interi quartieri invasi da immondizia con cittadini e commercianti che denunciano situazioni indecorose per una grande capitale europea”.