Rifiuti: Roma brucia e “figuraccia” della Raggi

La Città è esasperata: mentre i cassonetti continuano "a prendere fuoco" sale la tensione fra Raggi e Zingaretti. E il sindaco va in missione nella discarica sbagliata

Ancora cassonetti in fiamme a Roma.

È accaduto nella notte in via Pio Foa, nel quartiere Monteverde e ha coinvolto 7 cassonetti. A causa del rogo è rimasta danneggiata anche un’auto. Sul posto i poliziotti del Reparto Volanti e del commissariato Monteverde. Si ipotizza l’incendio di natura dolosa. Sono diversi nell’ultimo periodo i roghi di cassonetti divampati in varie zone della città. Solo l’altra notte più di 10 ‘secchioni‘ sono andati a fuoco in roghi divampati in vari quartieri della Capitale.

Intanto si accende ancor più violento lo scontro fra Campidoglio e Regione con una “figuraccia” della Raggi e le denunce delle discariche (indicate nell’ordinanza di Zingaretti) per l’afflusso del numero di camion dell’AMA, nettamente, inferiore al previsto.

Il Sindaco, appena entrata in vigore l’ordinanza , l’ha definita “inapplicabile” dicendo di sentirsi “truffata” dal governatore Pd.

Poi ha diffuso un video davanti ai cancelli chiusi di un impianto fuori Roma: “I camion – afferma – non possono scaricare i rifiuti, ecco perché restano per strada. E’ la prova che questa ordinanza non funziona. Zingaretti ha preso in giro i romani”. Ma a stretto giro arriva la replica dell’assessore regionale ai Rifiuti Massimiliano Valeriani: “una bufala”, contrattacca, perché l’impianto del video  ripreso dalla Raggi non è contenuto nell’ordinanza regionale, si vergogni sia per la malafede che per l’incapacità”.

A fare da paciere prova il ministro Sergio Costa: “Il Comune sta facendo tutto il possibile – dice – e laddove l’ordinanza dovesse mostrare limiti la Regione interverrà tempestivamente. La priorità è la risoluzione dei problemi. Mi affido al buon senso di tutte le istituzioni”.

Il botta e risposta era iniziato  con un allarme lanciato da Ama. E’ iniziata la pulizia delle zone sensibili (ospedali, scuole, ristoranti, mercati), cioè quelle che secondo l’ordinanza devono essere bonificate in 48 ore, fa sapere l’azienda, e coi sindacati si è trovato l’accordo per mettere in campo tutto il personale disponibile. Però c’è un problema con gli impianti dove conferire la spazzatura: “Nessuno ci ha risposto, tranne la Rida”, scrive la presidente di Ama Luisa Melara, riferendosi all’azienda di Aprilia che già da giorni aveva fatto sapere di non poter aiutare la Capitale. Da qui la replica dalla Regione Lazio: tutti gli impianti ‘precettati’ sono operativi, e anche la Rida lo sarà da lunedì. E’ Ama semmai che a fronte della disponibilità di impianti come quello di Viterbo o la ciociara Saf ha conferito meno di quanto avrebbe potuto. “Seguo con preoccupazione gli sviluppi relativi alla crisi dei rifiuti a Roma – ha affermato il presidente pentastellato della commissione Ecomafie Stefano Vignaroli – L’ordinanza appare infatti non priva di elementi che ne ostacolano l’efficacia e la piena attuazione”.

Ma è evidente che il caos rifiuti nella più importante amministrazione a guida pentastellata d’Italia sta scuotendo dall’interno il M5s.  Intanto, di fronte ai cumuli di spazzatura, c’è chi sceglie in città di farsi giustizia e pulizia da solo…bruciando i cassonetti.

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