“È insensata la scelta di affidare poteri commissariali indistinti al sindaco Gualtieri non per applicare oggi le migliori pratiche disponibili e realizzare impianti utili, ma per installare tra chissà quanti anni, almeno 6 o 7, un impianto costoso e pericoloso che brucia rifiuti e opportunità di crescita economica. Bruciare i rifiuti è la negazione dell’economia circolare, a maggior ragione se si pensa che quest’impianto avrà bisogno comunque di una discarica al suo servizio per smaltire le ceneri prodotte dalla combustione, equivalenti a un terzo dei rifiuti che entrano nel forno”. Lo scrive Beppe Grillo in un articolo sul suo blog. “Con i bandi emanati dal Ministero della Transizione ecologica con i fondi del Pnrr, saranno a breve assegnati 2 miliardi di euro per realizzare impianti legati all’economia circolare – sottolinea il fondatore del Movimento 5 Stelle -. I progetti arrivati e al vaglio del Ministero ammontano a una somma di 12 miliardi, a riprova dell’attenzione del Paese per l’impiantistica orientata a potenziare la raccolta differenziata e gli impianti per il riciclo”.
Secondo Grillo “contrariamente a quanto accade nella Capitale con l’avallo di parte del Governo, nel Paese c’è consapevolezza delle grandi opportunità, anche occupazionali, legate a un ciclo virtuoso dei rifiuti e al recupero di materiali da immettere nuovamente nel ciclo produttivo in chiave circolare. Mentre non a caso l’Unione europea considera l’incenerimento una tecnologia che fa danni significativi all’ambiente e proprio in applicazione del cosiddetto principio DNSH, ‘Do not significant harm’, impedisce di finanziare con fondi europei questa opzione tecnologica, che è in fondo alla gerarchia europea dei rifiuti insieme alle discariche, fortemente disincentivata e considerata al più residuale”, conclude.
Non si fanno attendere le repliche a Beppe Grillo sul termovalorizzatore.
“Bruciare rifiuti per produrre energia e’ economia circolare. Le capitali pulite hanno termovalorizzatore, alternativa e’ discarica. A Roma abbiamo visto metodo M5S: promettere 70% differenziata, lasciarla FERMA al 44%=citta’ invasa da rifiuti. Basta idiozie, almeno su Roma” scrive Carlo Calenda su twitter.
“Il guru della peggiore amministrazione che Roma abbia avuto dai tempi del Lupercale ci dice che dobbiamo restare nella monnezza nella quale ci hanno sprofondati per cinque interminabili anni. Circolare, che abbiamo da lavorare. Il termovalorizzatore si fara’”, scrive su Twitter il deputato Pd, Filippo Sensi.
“Quella di Grillo è una visione parziale e incompleta”, così Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani. “Uno dei limiti più grossi del Movimento 5 Stelle in materia di rifiuti è sempre stato quello di non preoccuparsi della parte indifferenziata del rifiuto, e quanto dichiarato oggi da Beppe Grillo non fa che confermarlo. Infatti il leader del Movimento cita esclusivamente i bandi emanati dal Ministero della Transizione Ecologica con i fondi del Pnrr per realizzare gli impianti legati all’economia circolare. Non nomina l’altra filiera del ciclo che attiene all’indifferenziato e che – soprattutto nel centro Sud – paga un ritardo impiantistico impressionante. Se nei decenni avessimo realizzato quanto andava costruito – così come ha fatto il resto dei paesi europei – i bandi del MITE sarebbero bastati. Purtroppo non è così. Per quanto riguarda invece i poteri commissariali citati sempre da Grillo, anche noi abbiamo forti dubbi sull’utilità, ma qualsiasi strada normativa e autorizzativa si decida di percorrere bisogna tenere a mente che una cosa sarà fondamentale: la partecipazione dei cittadini. Nessun impianto dei rifiuti sarà mai costruito nei tempi e nei modi previsti senza coinvolgere la cittadinanza. Questo vale per gli impianti di compostaggio, per quelli intermedi e soprattutto per i termovalorizzatori”, conclude.