Rifiuti Roma: sindacati, a breve rischio difficoltà raccolta

"Caos appalto utenze non domestiche e presto partono assemblee"

Una strada di Roma Nord (aprile 2018)

Dopo giorni di incertezza aziendale culminati con la revoca del Cda di Ama e un’inchiesta della Procura di Roma sui conti della municipalizzata romana, si affacciano i timori anche sulla tenuta della raccolta di rifiuti in città, già in sé esposta a diverse fragilità di sistema. Ad esternarli sono i sindacati che la prossima settimana partiranno con una serie di assemblea sui posti di lavoro per informare i dipendenti sulla situazione in Ama.

“Ad oggi riscontriamo difficoltà ordinarie nella raccolta rifiuti – spiega, interpellato, il segretario della Fp Cgil di Roma e Lazio Natale Di Cola -, difficoltà che però non sono ancora direttamente attribuibili all”effetto Bagnacani’ (la revoca del vertice da parte del Campidoglio, ndr). Siamo preoccupati per l’immediato futuro in cui c’è il rischio concreto di un rallentamento del servizio per un mix di cause: l’aumento della produzione di rifiuti che si registra sempre con la fine dell’inverno, l’inizio delle assemblee sindacali la prossima settimana e l’incertezza tra i lavoratori per un’azienda che ancora oggi, nonostante le molteplici garanzie, non ha ancora ufficializzato il pagamento degli stipendi. La mancanza di un vertice aziendale sta già ora creando problemi sulla gestione di appalti come quello delle utenze non domestiche che è nel caos. Se non ci saranno soluzioni con l’assemblea dei soci del 28 febbraio – la sua promessa – ci mobiliteremo in maniera ancora più forte”.

“A partire dalla prossima settimana ci saranno una serie di assemblee sui posti di lavoro in Ama per informare i dipendenti sulla situazione aziendale che presenta aspetti di forte criticità sia a livello finanziario che organizzativo – gli fa eco dalla Fit Cisl il collega Marino Masucci -. Inevitabilmente ci saranno ripercussioni sul servizio di raccolta nelle zone interessate dalle assemblee. Già ora sembra ci siano dei rallentamenti dovuti alla gestione straordinaria e all’incertezza generale che regna tra i lavoratori, costretti già da tempo ad operare con il 50% dei mezzi bloccati nelle officine per guasti o cmq inutilizzabili. Auspichiamo una soluzione immediata per dare una risposta ai cittadini romani e ai lavoratori”. Il Campidoglio intanto è alla prese con la scelta del nuovo vertice aziendale e del nuovo assessore all’Ambiente che dovrà rimpiazzare l’ormai ex membro di giunta Pinuccia Montanari, le cui dimissioni (dopo la bocciatura del bilancio 2017 da parte della giunta) hanno aperto ufficialmente la crisi. Obiettivo del Comune è ‘sdoppiare’ le sue deleghe tra Ambiente-Rifiuti da una parte e Verde dall’altra.

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