“Faremo ricorso al Tar, non ci sono i requisiti per una discarica ad Albano”. Così il sindaco di Albano (Roma), Massimiliano Borelli, in una intervista al Corriere della Sera.
“Non ci sono le condizioni per questa ordinanza e non esiste un’emergenza conclamata per poterla effettuare. Useremo tutti gli strumenti legali possibili per contrastarla”, aggiunge. “Anche da noi ci sono i rilievi di agenti inquinanti effettuati da Arpa Lazio. Il sito è stato già sfruttato per decenni, visto che dagli anni ‘70 è sede di discarica. Siamo arrivati al VII invaso” e l’impianto, dice “è chiuso da cinque anni, da quando è stato distrutto da un incendio il vicino Tmb (impianto di trattamento meccanico biologico, ndr.). La discarica era collegata all’impianto distrutto e nel 2016 emersero veleni nelle falde acquifere e nei terreni soprattutto a valle verso Ardea”.
Ad Albano spiega il sindaco “abbiamo la raccolta differenziata all’80%, siamo stati premiati come comune “riciclone” da Legambiente. Abbiamo pochi scarti completamente secchi che vanno in discarica a Pomezia, all’interno dell’ambito”. “Il 10 luglio sarò con i cittadini davanti ai cancelli della discarica. Siamo uniti in rete con dieci comuni vicini”, conclude.