Rifiuti, sindacati: giunta non mantiene impegni, sciopero

Confermata l'agitazione del prossimo 22 ottobre. Sindacati Ama, "porrà gravi problemi ma è scelta obbligata"

Una strada di Roma Nord (aprile 2018)

Resta confermato lo sciopero in Ama, la municipalizzata dei rifiuti di Roma, proclamato da Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel per il 22 ottobre.

Ieri in Prefettura di Roma si è tenuta una riunione tra sindacati di Ama e azienda in cui però la procedura di conciliazione si è conclusa con esito negativo. I sindacati continuano a lamentare e ad essere allarmati dalla mancata approvazione del bilancio di Ama da parte del Campidoglio. I rappresentanti dei lavoratori durante l’incontro hanno quindi sostenuto che a fronte “del perdurare dell’assenza di risposte” dall’amministrazione, “unica scelta obbligata rimane quella di un’azione di sciopero, pur consci che l’astensione dal lavoro potrà porre gravi problemi alla cittadinanza, già gravata dalle problematiche relative alla raccolta rifiuti”. Da mercoledì dovrebbero riprendere anche le assemblee nei posti di lavoro.

“Nulla di nuovo al tavolo convocato in Prefettura per la procedura di raffreddamento dopo la proclamazione dello stato di agitazione del personale di Ama. La mobilitazione, che segue a una lunga vertenza per sbloccare le assunzioni e interrompere la privatizzazione strisciante, ha già portato a una assemblea cittadina il 28 settembre contro la crisi aziendale causata dalla mancata approvazione del bilancio consuntivo da parte di Roma Capitale. La Giunta non ha mantenuto nessuno degli impegni presi e sottoscritti tramite accordo. Lo sciopero del 22 ottobre è quindi confermato e i disagi che ne seguiranno sono da imputare interamente alle scelte dell’Assessore Lemmetti e all’incapacità della Sindaca Raggi e dell’Assessora Montanari di mantenere gli impegni”. Così Fp Cgil, Cisl Fit e Fiadel in una nota unitaria confermano lo sciopero del 22 ottobre.

“Questo dibattito è nato solo a seguito delle nostre denunce, nonostante fosse noto da tempo – aggiungono i segretari generali Natale Di Cola, Marino Masucci e Massimo Cicco -, è denota l’assoluta mancanza di senso di responsabilità. Mentre si continua a investire mediaticamente su Ama e sulla raccolta differenziata, non si permette all’azienda di rilanciare il servizio e di pianificare un’impiantistica adeguata. Lo sciopero serve a difendere il patrimonio dei romani, il futuro di un’azienda pubblica strategica e dei suoi lavoratori. È inconcepibile che la Giunta – concludono i sindacalisti – non trovi il coraggio di spiegare ai cittadini e agli operatori quale sia il loro progetto per il futuro”.

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