Rifiuti, pressing Regione su Roma, ‘discarica o sarà sos’

'Con stop Colleferro rischi sanitari'. Senza interventi strutturali immediati di Ama e del Campidoglio si potranno creare seri problemi igienico-sanitari

A fine 2019 chiuderà la discarica di Colleferro e a quel punto ci saranno 1000 tonnellate al giorno di spazzatura romana senza una destinazione: Roma, assieme a Ama, deve realizzare una nuova discarica, oppure bandire una gara europea per il conferimento dell’immondizia all’estero.

Altrimenti “senza interventi strutturali immediati di Ama e del Campidoglio si potranno creare seri problemi igienico-sanitari in tutta la città”.

La Regione Lazio torna a lanciare l’allarme rifiuti per la Capitale, e lo fa per voce dell’assessore Massimiliano Valeriani nel corso di un Consiglio regionale straordinario ad hoc, richiesto dal centrodestra.

Valeriani rivendica il sostegno portato dalla Regione al Comune con l’ordinanza della scorsa estate, poi prorogata. Ma, dice anche, se via Cristoforo Colombo ha fatto la sua parte, lo stesso non si può dire del Campidoglio, a partire dal piano industriale di Ama, che “non è stato approvato”.

I problemi di Roma, insomma, “restano irrisolti“.   E li elenca: scarsità di cassonetti, di mezzi e di punti di trasferenza, ma anche il tritovagliatore di stanza a Ostia “mai utilizzato al massimo“, nonché il mancato noleggio di un impianto mobile per coprire il ‘buco’ causato dal rogo di via Salaria. Ora però i tempi premono: la chiusura di fine anno della discarica di Colle Fagiolara è ormai imminente e soprattutto “improcrastinabile”, e già lo stop momentaneo di qualche giorno fa, dopo la morte di un operaio nell’impianto, ha mostrato tutta la debolezza del sistema.

A giorni, comunque, arriverà in Consiglio regionale il nuovo Piano rifiuti, che proprio oggi ha sostanzialmente concluso l’iter di Valutazione ambientale strategica. Vanno ben distinte però le competenze: “La Regione – rimarca Valeriani – ha il compito di pianificare il sistema e di autorizzare la realizzazione degli impianti, la progettazione e la costruzione viene affidata ai Comuni o agli operatori pubblici e privati. A Roma spettano raccolta, pulizia, trattamento e smaltimento”. “L’emergenza – ha replicato però la consigliera M5s Gaia Pernarella – non è di oggi“. A suo dire i Tmb non sono sufficienti perché recuperano una bassa quantità di rifiuti, e la Regione dovrebbe imporre il necessario adeguamento tecnologico.

Roma – ha aggiunto la pentastellata – non ha la disponibilità di indicare la discarica, deve indicare le aree idonee, ma è la Regione che deve indicare i criteri. Ognuno deve guardare alle sue responsabilità”. Per FdI però, che ha presentato un ‘pacchetto’ di proposte per affrontare l’emergenza rifiuti, la colpa della temuta emergenza è di entrambi i partiti del governo giallo-rosso: “Raggi e Zingaretti, con il loro scaricabarile – hanno detto – sono degli incapaci. Se si vuole causare il commissariamento, allora è una sconfitta della politica”

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