Rinviata la firma dell’accordo di coesione tra Regione e governo. Per il Lazio 815 mln

L'obiettivo principale dell'accordo riguarda lo sviluppo infrastrutturale, economico e sociale del territorio

È stato annullato e rinviato l’incontro di oggi nella sala Tirreno della giunta regionale per la firma dell’accordo per la Coesione tra governo e Regione Lazio.

Dopo essere stato approvato dalla giunta Rocca, oggi era prevista la firma con la premier Giorgia Meloni dell’accordo e dell’addendum al Documento strategico di programmazione, per coordinare i fondi europei e nazionali messi a disposizione della politica di coesione. Si tratta – scrive Clemete Pistilli su La Repubblica – di 815 milioni di euro per interventi legati a sviluppo delle imprese, energia, ambiente, cultura, trasporti e mobilità, riqualificazione urbana, istruzione e formazione.

Secondo Repubblica l’obiettivo principale dell’accordo riguarda lo sviluppo infrastrutturale, economico e sociale del territorio. Tra gli esempi: l’acquisto e il restauro di Palazzo Silvestri Rivaldi, l’ex Convento Occupato, la sistemazione delle disastrate linee ferroviarie Roma-Lido e Roma-Viterbo, passando per l’atteso collegamento Cisterna-Valmontone, di cui si parla da decenni.

I fondi serviranno – continua il dorso romano del quotidiano di Molinari – per il restauro e la valorizzazione dell’antico ospedale grande degli infermi di Viterbo, il restyling del Mof di Fondi, il più grande mercato ortofrutticolo d’Italia, un piano di rinnovo della flotta dei bus Cotral e una ciclabile per collegare Ostia al Colosseo.

Quello che non è entrato nell’accordo è stato inserito nell’Addendum che prevede i piani per centralizzare prestazioni e agende di strutture sanitarie pubbliche e private (Rocca ieri ha specificato che terrà per cinque anni la delega alla Sanità) e poi quelli per i servizi residenziali e semiresidenziali per gli anziani, per recuperare il Cto e il San Filippo Neri, oltre all’ex Forlanini.

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