Rocca: mi sono dimesso da Croce Rossa,su Gay Pride strumentalizzazioni

Resto volontario dell'ente

“Mi sono dimesso dal ruolo di presidente ma non dalla Croce Rossa di cui rimango sempre un volontario. Ho preso questa decisione con dolore ma anche con grande senso di responsabilità”. Così il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca in una intervista al Messaggero. Perché si è sentito di farlo? “Per evitare che quella che considero la parte più bella della mia vita possa essere strumentalizzata o danneggiata dal fatto che svolgo l’importante funzione di presidente del Lazio”, risponde Rocca, il quale aggiunge: “voglio evitare che le mie decisioni politiche e in generale la mia attività alla guida della Regione possano creare confusione in una istituzione a me carissima, che è presente in 192 Paesi del mondo e che deve sempre godere della fiducia di tutti”. Alla domanda sulle polemiche sul ritiro del patrocinio del Lazio al Gay Pride come motivo delle dimissioni Rocca dice: “quella vicenda mi ha fatto riflettere. Lo avevo dato il patrocinio ma sono caduto nella manipolazione del portavoce di quella manifestazione, Mi hanno fatto passare per un nemico dei diritti civili, compresi quelli Lgbt, quando io invece li ho sempre sostenuti e difesi sia in Italia sia nel mondo. La mia storia parla per me. E comunque quella vicenda mi ha fatto venire il dubbio se non fosse stato il caso di tirare fuori la Croce Rossa da questo tipo di manipolazioni. Il fatto di essere presidente di questa grande istituzione mi ha impedito di rispondere a tono alle accuse assurde che mi venivano mosse, obbligandomi ad entrare in un terreno scivoloso com’è quello della maternità surrogata che divide molto e anche la stessa comunità internazionale impegnata nei diritti civili e le organizzazioni femministe. In questo ginepraio la Croce Rossa non deve essere coinvolta pagando il prezzo delle polemiche che a volte chi ricopre il mio ruolo politico-istituzionale può trovarsi ad affrontare”. “Ho avvertito gli organismi interni affinchè sia convocata, probabilmente a dicembre, un’assemblea generale straordinaria e in quella sede sarà eletto il mio successore. Fino a quel giorno -prosegue – continuerò ad esercitare il mio ruolo con la determinazione e la passione di sempre”.

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