“La battaglia non è ancora vinta. I cittadini chiedono la revoca immediata dell’autorizzazione integrata ambientale quale conseguenza della chiusura dell’impianto, la definitiva rimozione dei rifiuti perché al momento ci risultano 5000 tonnellate di frazione stabilizzata ancora nell’area, e il cambio di destinazione d’uso dell’area dopo un percorso partecipato”. Lo ha detto il presidente del III Municipio di Roma Giovanni Caudo nel corso dell’audizione in commissione Ecomafie sul rogo del Tmb di via Salaria nel dicembre scorso.
“Due i paletti – ha spiegato Caudo – che non ci siano più rifiuti e che i cittadini vengano risarciti, non economicamente ma aprendo quel sito a una funzione pubblica, come un parco. Villa Spada come quartiere non ha nessuno spazio verde, bisogna restituire lo spazio e l’affaccio sul fiume. Abbiamo consegnato alla sindaca Raggi una lettera in cui ribadiamo che non risulta alla Regione mai arrivato un progetto di riutilizzazione dell’impianto. La nostra preoccupazione è per la trasferenza. Si tratta di una eventualità che riteniamo inaccettabile. Ribadiamo che il sito in questione è a 50 metri dalle prime case e 150 metri da un asilo, non è idoneo a trattamento e trasferenza – ha concluso Caudo – La lettera non ha avuto risposta”.