Roma: 193 su 953 immobili comunali censiti sono liberi, al via le domande

Gli spazi sono distribuiti principalmente in un'area che va dal centro storico (Municipio I e II) a Cinecittà (Municipio VII) e Ostia (Municipio X) per un totale di 141 locali.

L’amministrazione capitolina ha pubblicato un elenco di 953 immobili del patrimonio pubblico che possono essere utilizzati da comitati, associazioni e privati cittadini per svolgere attività. Nel compendio dei beni, il cui censimento è quello effettuato negli anni scorsi, ben 760 sono già in uso, ovvero in concessione a realtà cittadine di diversa natura che potranno procedere – al netto di ricorsi e altri procedimenti giudiziari in atto – a fare richiesta attraverso il nuovo regolamento per la gestione del patrimonio pubblico comunale indisponibile. Per i 193 immobili liberi, associazioni, comitati, enti e privati cittadini possono presentare una proposta progettuale al dipartimento comunale e chiederne la concessione. Gli spazi sono distribuiti principalmente in un’area che va dal centro storico (Municipio I e II) a Cinecittà (Municipio VII) e Ostia (Municipio X) per un totale di 141 locali.

Nel dettaglio gli spazi sono così suddivisi: 67 nel Municipio Roma I, 23 nel Municipio Roma II, 11 nel Municipio Roma IV, 15 nel Municipio Roma V, 5 nel Municipio Roma VI, 35 nel Municipio Roma VII, 7 nel Municipio Roma VIII, 4 nel Municipio Roma IX, 16 nel Municipio Roma X, 7 nel Municipio Roma XI. In alcuni Municipi, come nel caso del III, del XIII e del XV, sono presenti due locali ciascuno. Nel caso dei Municipi XII e nel XIV, invece, è disponibile, rispettivamente, solo un immobile. Coloro che vorranno presentare un progetto relativo a un locale libero, potranno compilare il relativo modulo per istanza di parte, presente sul sito, e inviarlo al dipartimento valorizzazione del patrimonio e politiche abitative, o alle altre strutture capitoline che hanno in consegna l’immobile.

Al modulo dovrà essere allegata una proposta progettuale dettagliata, che illustri l’attività che si intende svolgere, le modalità e gli strumenti per realizzarla, nonché l’impatto sociale e ambientale del progetto. A seguito dell’istanza, verrà pubblicato un avviso pubblico con invito a chi fosse interessato ad analoga concessione a manifestare il proprio interesse. La selezione sarà quindi affidata a una apposita commissione, che stabilirà il concessionario sulla base di diversi criteri. Dalla qualità progettuale all’impatto sul tessuto sociale, dalla possibilità di fruizione per il pubblico alla sostenibilità economica ambientale, sono diversi i requisiti valutati dalla commissione.

Costituiscono elemento premiale, la previsione dei meccanismi tesi a garantire la partecipazione civica, la democraticità dei processi decisionali e la diffusione dei valori costituzionali, nonché il fatto che almeno il 40 per cento dei soci abbia un’età media inferiore ai 35 anni e che per almeno il 50 per cento i soci siano donne o persone con disabilità. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito di Roma Capitale alla voce “Patrimonio bene comune”.

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