“È un grande giorno, sto aspettando il provvedimento dal Csm poiché dovrò prendere necessariamente una aspettativa, quindi per ora non posso fare dichiarazioni di natura politica”. Lo ha detto Simonetta Matone, candidata vicesindaco di Roma per il centrodestra, arrivata a Piazza di Pietra dove si svolgerà la prima conferenza stampa di presentazione dei candidati.
“Roma non è fatta solo di bidoni della spazzatura maleodoranti. Ho accettato la proposta perché nella vita bisogna saper rischiare e buttarsi. Ho deciso di mettere la mia professionalità e il mio spirito di servizio a disposizione dei cittadini romani. Credo di conoscere a fondo tutto ciò che di Roma viene ignorato da lungo tempo, dalle periferie alla questione delle donne vittime di reato”, ha dichiaro Matone durante la conferenza stampa.
La polemica sui magistrati candidati? “Letta mi sorprende, fu lui a nominarmi capo del dipartimento degli affari di giustizia, ruolo già ricoperto da Falcone. Dal 1992 in poi il Parlamento è stato pieno di magistrati, quasi tutti della stessa area, lo stesso discorso è per i sindaci. Tutti si sono messi in aspettativa, cosa che farò pure io. Io mi riconosco una dote: l’equilibrio. Non ho mai fatto parte di cordate, ho avuto incarichi importanti ma sempre con rapporto fiduciario dei ministri, mai per accordi parapolitici o di correnti”, ha continuato Matone.
Michetti, difficile ma non impossibile da governare
“Roma non è ingovernabile, è molto difficile ma non impossibile”. Lo ha detto il candidato sindaco del centrodestra a Roma, Enrico Michetti, durante la conferenza stampa del lancio della candidatura. “Per governare una città c’è bisogno di onestà ma anche di competenza – ha sottolineato -. È la città più complessa al mondo, rappresenta un unicum. Fino a 15 giorni fa ero lontano dalla politica. Poi sono andato al cospetto di Giorgia (Meloni, ndr) e mi ha stupito. Le parole che mi ha detto non pensavo che potessero esistere nella politica: ‘Noi dobbiamo ascoltare la gente'”.
Sgarbi, sarò l’assessore dei miracoli
“Farò l’assessore in piedi, davanti ad una città che ha bisogno di far sapere che non si può andare al museo della civiltà italiana perché chiuso dal 2014. Io sono qui per i miracoli, mi candido alla componente miracoli. Dobbiamo vincere al primo turno, non bisogna perdere tempo con il ballottaggio”, ha detto Vittorio Sgarbi.