Chiude la campagna elettorale il Partito democratico e sceglie piazza Alfonso Capecelatro nel quartiere Primavalle di Roma. Il 3 e il 4 ottobre, in questa zona, si vota infatti anche per le suppletive del Collegio 11. Così ieri sera alla periferia ovest della Capitale è arrivato il segretario del Pd, Enrico Letta, insieme al candidato a sindaco Roberto Gualtieri e il candidato alle suppletive Andrea Casu. Da qui Letta, candidato alle suppletive di Siena, ha rilanciato l’importanza del centrosinistra unito anche in vista delle elezioni politiche del 2023. “Chiedo di fare un ultimo sforzo per Roberto Gualtieri e per Andrea Casu. Se verranno eletti potremo raccontare che queste elezioni non sono solo amministrative ma che siamo in grado di interpretare un centrosinistra unito e vincente e questa sarà la prova generale delle prossime elezioni politiche”, ha detto Letta.
A Roma “abbiamo dato l’esempio della nostra organizzazione, con un lavoro straordinario su una cosa riguardo alla quale ho avuto qualche dubbio prima di accertare la segreteria – ha sottolineato il segretario del Pd -. Mi sono chiesto, allora, se il partito avesse imparato che il suo compito principale è essere unito. In questi mesi a Roma lo abbiamo dimostrato, questo essere uniti è stato il più bel messaggio anche negli altri comuni in cui si sta votando”. Inoltre “non vedo niente di moderato in Meloni e Salvini – ha aggiunto Letta -. Per battere le destre dobbiamo fare una coalizione larga e coesa. Ci vuole una coalizione che sia in grado di vincere, altrimenti vinceranno loro, la scelta è tra due e se non vinciamo noi vincono le destre. Dovremo fare un lavoro per assembleare e tenere insieme. La battaglia politica del 2023 sarà tra noi e le destre di Meloni e Salvini”.
Gualtieri dal canto suo ha rivendicato un modello fatto di partecipazione e unione grazie a una coalizione larga che mette insieme 20 forze politiche e civiche della Capitale. “L’idea che Roma non sia mai stata governata così male come in questi anni accomuna tutti”, ha affermato l’ex ministro dell’Economia. “Queste ultime ore saranno importantissime – ha aggiunto Gualtieri -, ce la metteremo tutta con la consapevolezza che abbiamo unito il centrosinistra e abbiamo costruito un clima umano e di fiducia, partendo dal rapporto con le persone. Abbiamo fatto pochi grandi eventi, ma tanta strada nei quartieri. È stata una scelta giusta e importante. A inizio campagna elettorale visto sentimento cupa rassegnazione, ma poi gradualmente ho visto i romani e le romane avere voglia di cambiare”. Gualtieri infine ha sottolineato: “Cambieremo Roma tutti insieme con la partecipazione e con il noi, e non con l’uomo solo al comando. La città deve essere pulita ma deve anche essere protagonista delle grandi sfide del futuro”.
A Roma “ci sono problemi molto grandi e li possiamo fronteggiare solo uniti – ha detto Casu -. A Primavalle anche noi abbiamo fatto errori, dobbiamo avere l’umiltà di ammetterli. Ma Roma non è stata totalmente abbandonata perché grazie alla Regione Lazio si sono fatte delle cose importanti anche qui a Primavalle. Le grandi trasformazioni della città si sono fatte solo quando ci sono stati grandi sindaci, come Petroselli e Rutelli. Lo spirito di squadra è la cosa più bella, dobbiamo essere uniti per risolvere i problemi delle persone. È una grande battaglia per far rinascere Roma”.