“In questi ultimi cinque anni c’è stato un cambio di passo. Abbiamo cominciato a far ripartire una macchina ferma e ora – per un secondo mandato – possiamo correre”. Lo ha detto la candidata sindaca Virginia Raggi nell’incontro organizzato dai costruttori romani, che si è tenuto ieri nella sede nazionale di Ance.
Raggi ha illustrato i piani della sua amministrazione. Tra gli obiettivi principali ha citato quello di dare a Roma “una legislazione da Capitale”. Per la sindaca uscente e ricandidata, “servono maggiori poteri e più risorse, affinché ci sia un canale diretto per i finanziamenti dello Stato ed europei”. Non solo, la macchina amministrativa dovrebbe spingere per una “semplificazione delle procedure”, am questo, sostiene Raggi, è possibile solo potenziando gli uffici (“che scontano carenze di risorse umane, tecniche e qualificate”). Ha poi aggiunto: “Servono, inoltre, una riforma del codice degli appalti, favorire la rigenerazione urbana e avviare alcune riforme essenziali in vista dell’arrivo dei soldi del PNRR. Soprattutto serve il dialogo e la collaborazione con le imprese e le forze produttive della città, per affrontare le sfide che ci attendono nei prossimi dieci anni, dal Giubileo a Expo 2030”.
Da parte sua, il presidente di Ance Roma – Acer, Nicolò Rebecchini, ha dichiarato che “ora come non mai, la collaborazione virtuosa tra il pubblico e il privato sarà fondamentale per rilanciare la Capitale. E senza Roma, il Paese intero non riparte”.
“C’è bisogno del contributo di tutti, soprattutto in vista dei fondi del PNRR per cui servirà una task force, altrimenti i progetti rischieranno di non decollare”, ha sostenuto Rebecchini. Per il presidente dei costruttori romani: “Non possiamo farci trovare impreparati e in questa fase sarà essenziale il confronto con i corpi intermedi. Un’attenzione particolare andrà posta sullo snellimento delle procedure, che da troppo tempo scontano lentezze dovute al blocco della macchina amministrativa. Tra le questioni da mettere sul tavolo per il futuro mandato, ci aspettiamo che l’emergenza abitativa riceva finalmente l’attenzione che merita”