Roma 2021: Raggi, Gualtieri e Calenda a confronto sulla città vista dai residenti – FOTOGALLERY

Appuntamento finale del "Cantiere Roma", l'iniziativa promossa dalle Acli di Roma e provincia in vista delle elezioni amministrative del 2021. Assente il candidato del centrodestra Enrico Michetti

Roberto Gualtieri e Virginia Raggi

Appuntamento finale questa mattina del “Cantiere Roma”, l’iniziativa promossa dalle Acli di Roma e provincia in vista delle elezioni amministrative del 2021 pensata con l’obiettivo di delineare la città di oggi e di domani vista dai cittadini, quindi partendo dall’ascolto dal basso.

In quest’occasione la presidente delle Acli di Roma e provincia Lidia Borzì ha presentato i risultati e le proposte emersi nell’ambito dei sei web talk avviati nel mese di maggio e dedicati a bambini, giovani, donne, stranieri, anziani e famiglie.

Presenti all’evento i candidati sindaco Carlo Calenda, Roberto Gualtieri e Virginia Raggi, chiamati a commentare singolarmente i dati e le proposte presentate e ad assumere il loro impegno. Assente invece il candidato del centrodestra Enrico Michetti.

 

Lidia Borzì ha sottolineato che “qui portiamo la voce di tutte le persone incontrate in un anno e ci hanno detto ‘vogliamo che la nostra voce arrivi più in alto possibile’. Noi ci siamo candidati a fare la nostra parte, volevamo impegnarci per queste elezioni con la concretezza e la lungimiranza che la Capitale merita. Al centro di questo cantiere abbiamo messo i soggetti e una visione dal basso, una piramide rovesciata che fa perno sulle persone, sulle vite concrete: bambini, giovani, donne, stranieri, anziani. La nostra città esiste e resiste, come una comunità che vuole ripartire. Il metodo che abbiamo adottato per Cantiere Roma è forma e sostanza: metodo basato sulla prossimità – ha aggiunto -. Il nuovo welfare deve essere inteso come una politica di sviluppo, deve poggiare su 4 pilastri: ascolto e prossimità, interdipendenza delle politiche, sussidiarietà, il mainstreaming. La società civile se valorizzata e riconosciuta è un alleato fondamentale”, ha concluso Borzì.

Carlo Calenda, candidato di Azione, nel suo intervento ha spiegato che “condivido il metodo delle Acli all’ascolto. Sulla base di questo credo che Roma debba essere soprattutto decorosa e accogliente. Una città non decorosa non si può vivere. Deve essere decorosa sul fronte dei rifiuti. Senza termovalorizzatore, senza spazzino di quartiere, senza cestini questa città non si pulisce. È così. Nel concetto di decoro c’è poi la questione della sicurezza. Roma non è particolarmente delittuosa. Allora perchè la gente si sente insicura? Perché mancano 40 mila lampioni. Le persone si sentono insicure perché la città è buia”.

Roberto Gualtieri, candidato sindaco per il centrosinistra, ha aggiunto che “il rapporto ci dice come in questi anni siano aumentate le diseguaglianze, inadeguatezza delle politiche sociali ma dà anche un segnale di speranza dall’associazionismo perché come ha detto Borzì è una ‘città che esiste e resiste’. Noi puntiamo a rafforzare le politiche sociali. I concetti sono tre: integrare, avvicinare e collaborare. Penso che un ‘Patto’ per una città più vicina che cura, sostenibile, che funziona innovando, serva per far ripartire la città”.

La sindaca uscente del M5s Virginia Raggi ha proseguito spiegando che “l’incontro di oggi parte da un metodo ed è il metodo che abbiamo usato noi questi anni. Lavoro è stato certosino per mettere insieme i pezzi, rimettere a posto i conti”. Per quanto riguarda “i benefit sociali li abbiamo già applicati, ad esempio con il teatro dell’Opera. È sicuramente un tema che va incentivato perché Roma offre tanto. Abbiamo modello di cohousing, utilizzato spazi e luoghi confiscati a criminalità per restituire a persone legami familiari che non hanno più. Ricreiamo per tutti gli anziani autonomi ambiente familiare. Lo abbiamo fatto anche per donne vittime di violenza, senza fissa dimora, per tutta una serie di categorie che ne hanno bisogno. Io credo che un lavoro di rete non possa esimersi da pianificazione di obiettivi. Non possiamo immaginare che vengano estinti in 5 anni. E poi riconnessione attraverso queste reti che dobbiamo implementare per far sì che ciascuno possa essere destinatario ed erogatore di altri servizi. Questo è il nostro piano, in parte già sviluppato e in parte da sviluppare”, ha concluso.

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