Su 1.000 giovani, provenienti da tutti i Municipi della Capitale (di età compresa tra i 17 e i 30 anni) ai quali Acli Roma ha sottoposto un questionario è emerso che il 54 per cento ha dichiarato che non lascerebbe Roma, ma un cospicuo 46 per cento sraebbe orientato a lasciare la Capitale.
Fra di essi il 41 per cento indica la mancanza di lavoro come motivazione principale, mentre il 30 per cento indica la scarsa qualità di vita. Invece a tenere ancorati i giovani alla capitale sono il settore dello svago e del divertimento (67 per cento) e della cultura che viene indicata dal 63 per cento degli intervistati come punto di forza della città.
Altro tema molto sentito è quello della casa. Pesa enormemente il costo elevato degli affitti nei quartieri più centrali, ma la casa decentrata rispetto ai luoghi di lavoro, svago e studio rappresenta una criticità insormontabile per i ragazzi a causa anche del servizio di trasporto pubblico considerato del tutto inefficiente.
La valutazione dei mezzi pubblici romani da parte dei giovani, infatti, si attesta su 4,66 in una scala da uno a dieci, cioè meno di mediocre. Il 59 per cento dei giovani ne usufruisce praticamente quotidianamente, e di coloro che non li utilizzano, la risposta più quotata è che oggettivamente ci si sposta più lentamente con i mezzi pubblici che con i propri, preferendo quindi questi ultimi se ne sono in possesso. In generale, il 43 per cento si lamenta dei quotidiani ritardi, il 31 per cento dei tempi di attesa incerti, seguiti poi dalla scarsa pulizia al 22 per cento.
“I giovani – rileva Lidia Borzi, presidente Acli Roma e Provincia – non riescono più a sentire Roma come una città che possa garantire loro un futuro. È assolutamente necessario invertire questa tendenza e come Acli di Roma abbiamo pensato a delle proposte, che vorremmo fossero prese in considerazione dai candidati sindaco’’.
Secondo Borzi sul tema lavoro sono necessari interventi di contrasto al mismatching (il gap tra domanda e offerta di lavoro), di potenziamento dell’alternanza scuola-lavoro, di sviluppo di reti capaci di sostenere accompagnare e orientare i giovani in difficoltà economica, di sostegno all’imprenditoria giovanile e di riscoperta dei mestieri manuali, in particolare quelli artigianali. In particolare le proposte sono state lanciate nel corso del secondo appuntamento del “Cantiere Roma”, dedicato ai giovani, che si trova sulle pagine Facebook e YouTube delle Acli di Roma.