Roma: +50% tavolini per locali centro, ok dall’Aula

Si potrà occupare suolo pubblico nei parcheggi dove possibile

Via libera dall’Assemblea capitolina alla delibera che disciplina in via transitoria una maggiore occupazione di suolo pubblico a Roma per tavolini e dehors di bar e ristoranti, centri sportivi, attivita’ ricettive che effettuano somministrazione anche a clienti non alloggiati e librerie in cui e’ prevalente l’attivita’ di vendita di libri. Scopo dell’atto e’ favorire la ripresa economica dopo il blocco delle attivita’ dovuto all’emergenza Covid-19. La delibera modifica il documento elaborato dalla giunta capitolina essenzialmente su tre punti. L’atto, licenziato oggi con 20 voti favorevoli e 5 contrari, a differenza della delibera di giunta, permette agli esercenti di estendersi negli spazi esterni, anziche’ al 35 per cento, fino al 50 per cento in piu’ nell’area del centro storico e fino al 70 per cento in piu’ in tutte le altre zone cittadine; stabilisce che i criteri minimi da rispettare per collocare tavolini e dehors sono quelli del codice della strada e di una distanza minima dai monumenti di cinque metri; consente ai commercianti di potersi avvalere delle misure straordinarie fino al 31 dicembre 2021 presentando domanda entro il 31 ottobre 2020. Gli emendamenti presentati dal presidente della commissione Commercio Andrea Coia sono stati approvati gia’ nella seduta del 2 luglio scorso, nonostante il parere contrario della Sovrintendenza capitolina ai beni culturali e, in parte, della giunta che riteneva che i criteri andassero definiti d’intesa con la Soprintendenza, la Sovrintendenza e la Polizia locale.

Altre modifiche hanno aggiustato il tiro su tavolini e dehors di bar e ristoranti che ricadono nel centro storico, sito Unesco. Un emendamento proposto dalla presidente M5s della commissione Cultura, Eleonora Guadagno, e approvato dal consiglio comunale, ha stabilito che le misure straordinarie non potranno essere applicate a piazza del Popolo, piazza di Spagna, piazza Navona, piazza della Rotonda, piazza san Silvestro, piazza Farnese, piazza di Pietra, piazza Sant’Ignazio, piazza San Lorenzo in Lucina, piazza Borghese, piazza Madonna dei Monti, piazza Colonna, piazza del Parlamento, piazza della Cancelleria, piazza della Minerva, piazza delle Cinque Scole, piazza Capranica, largo di Torre Argentina, piazza della Quercia, terrazza del Pincio, piazza Mignanelli, piazza Benedetto Cairoli, piazza della Maddalena, piazza del Biscione, piazza delle Coppelle, piazza Madama, piazza Mattei, piazza Montecitorio. Un altro emendamento di Guadagno ha stabilito anche che la Sovrintendenza capitolina monitorera’ trimestralmente le aree di sua competenza. Una modifica presentata dal presidente M5s della commissione Mobilita’, Enrico Stefano, invece ha aperto alla possibilita’ di predisporre pedonalizzazioni temporanee anche non in prossimita’ dell’esercizio commerciale e anche in sostituzione dei posti auto tariffati. Bocciati, invece, gli emendamenti che riguardavano i laboratori artigianali che effettuano somministrazione Il M5s si e’ astenuto sugli emendamenti delle opposizioni e ha ritirato l’emendamento presentato dal presidente della commissione Commercio Coia a causa del possibile contrasto degli stessi con la normativa nazionale.

Tra i gruppi consiliari di opposizione voto contrario alla delibera e’ arrivato da parte del Partito democratico. “Bisogna evitare lo scontro con gli organismi sovraordinati, Soprintendenza e Sovrintendenza ma anche il Governo – ha spiegato il capogruppo del Pd in Campidoglio, Giulio Pelonzi – bisogna fare insieme un ordine del giorno che chiede al governo di prorogare effetti giuridici del decreto, ma andare contro la giunta e il governo con questa delibera lo riteniamo come lanciare un guanto di sfida in un duello a perdere sulle spalle di una categoria in crisi”. A favore dell’atto ha invece votato il centrodestra con Fratelli d’Italia e Lega. “C’e’ gente che lavora, che alza le serrande alle sei del mattino, attorno a questo bisogna fare quadrato – ha detto il capogruppo di Fd’I in Campidoglio Andrea De Priamo -. Il problema oggi e’ dare una risposta. Questo atto, anche grazie al nostro contributo, va nella direzione di quello di cui ha bisogno la citta’, di piu’ della delibera di maggio. Poteva essere fatto meglio, mancano i laboratori, i cinema e i teatri, ma speriamo che in futuro si possa lavorare anche su questo”.

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