Roma: al via concorso internazionale per il riassetto dei Fori Imperiali

Gualtieri: completa pedonalizzazione non prima del 2032. Tocci (delegato progetto Fori), da riassetto nascerà piano strategico per area

È attesa per febbraio del 2024 la decisione sul vincitore del concorso internazionale, lanciato il 4 ottobre scorso, per la progettazione del riassetto dei Fori Imperiali. Oggi in Campidoglio il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha presentato il concorso e le linee guida elaborate da Walter Tocci a cui dovranno far riferimento gli architetti e gli studi che vorranno partecipare al bando.

Il piano di riorganizzazione dell’area archeologica, che guarda a una più ampia riconnessione del centro della città con le aree urbane e urbanizzate di periferia, è stato condiviso con il ministero della Cultura. Il calendario del concorso internazionale è serrato: i partecipanti potranno inviare quesiti entro il 31 ottobre e, a partire dal 10 novembre, potranno accedere ai chiarimenti che saranno resi pubblici.

Il 29 dicembre è il termine ultimo per la consegna degli elaborati, il 31 gennaio del 2024 saranno resi noti gli esiti del concorso e il 14 febbraio 2024 sarà pubblicata la classifica definitiva. Per il vincitore è previsto un premo di 135 mila euro, per i partecipanti dal secondo al quinto classificato è previsto un rimborso spese di 25 mila euro. Nel complesso il programma cuba 282 milioni di euro tra opere statali e comunali da realizzare nel triennio 2025-2027 con fondi del Pnrr, del Giubileo e del Comune di Roma.

Il progetto

La nuova passeggiata del centro sarà circolare e attraverserà via dei Cerchi, via di San Gregorio, via dei Fori Imperiali, via di San Teodoro. La passerella interna all’area archeologica centrale, invece, riconnetterà i cinque Fori (di Cesare, di Augusto, della Pace, di Nerva e di Traiano) con i Mercati di Traiano e sostituirà i due percorsi attuali e discontinui nelle vicinanze del Foro di Traiano e del Foro di Cesare. I collegamenti trasversali, immaginati lungo il percorso, e che sono ciclopedonali, connetteranno l’area archeologica con: Stazione Termini, Campo Marzio, Esquilino, San Giovanni, Mura Aureliane, Appia Antica, Velabro e Tevere. Da questi punti, attraverso la rete della mobilità e dei trasporti, sarà possibile muoversi verso altre aree archeologiche urbane di particolare interesse, una su tutte quella di Gabii.

Il progetto si muoverà su quattro piani di fruibilità: dalle osservazioni dall’alto grazie alle numerose terrazze romane alle passeggiate attraverso il tessuto urbano attuale e quello antico, fino alle visite sotterranee di cui il progetto di musealizzazione degli spazi della stazione Metro C di piazza Venezia è un nervo fondamentale: è prevista infatti per il 2032, a cantiere ultimato, la realizzazione di un percorso fino a via del Corso e alle rovine dell’antica Roma che giacciono lungo il tracciato sommerso che da piazza Venezia conduce a piazza del Popolo.

Accanto al progetto di riassetto dei Fori Imperiali, anche grazie ai fondi giubilari del capitolo Caput Mundi, saranno previsti recuperi e riqualificazioni al Colle Oppio (recupero del giardino di De Vico e restauro della Cisterna delle Sette Sale e dell’affresco della “Città dipinta” delle Terme di Traiano), al Celio (è prevista la realizzazione di una balconata verde sul Palatino e la riconnessione al Colosseo e al rione mediante l’eliminazione delle recinzioni), al Circo Massimo (con il recupero ambientale dell’invaso e delle pendici del Colle, la pedonalizzazione di via dei Cerchi, l’apertura del nuovo ingresso al Palatino, il Laboratorio dell’Antiquarium Capitolino), nonché la riqualificazione di piazza Bocca della Verità, di Largo Corrado Ricci e dell’area della Torre dei Conti.

“La completa pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali guarda alla data di apertura della fermata Venezia della Metro C, in programma tra il 2032 e il 2033 – ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, nel corso della presentazione  – Ci sarà un percorso a step, per togliere anche gli autobus, ma sarà possibile solo quando sarà in funzione la stazione Venezia della Metro C. In questa fase avremo ancora gli autobus ma vogliamo rafforzare la centralità della dimensione pedonale e della mobilità dolce. Non ci sarà nessun tram ai Fori imperiali, è un progetto che abbiamo stralciato. In via San Gregorio – ha aggiunto – ampliamo i marciapiedi mentre su via dei Cerchi vorremmo arrivare a una pedonalizzazione finale. Con questo concorso vogliamo chiedere aiuto ai migliori progettisti per prepararci a questa pedonalizzazione più completa, che rafforzi la dimensione pedonale”.

Il progetto di pedonalizzazione dell’area dei Fori Imperiali “vuole innalzare la qualità urbana di Roma e rendere fruibile il godimento del patrimonio culturale da parte dei cittadini” ed essere il primo passaggio per “arrivare l’anno prossimo all’approvazione di un piano strategico sull’area per i prossimi 10-15 anni: e questo deve essere il frutto di un grande e appassionato dibattito pubblico in città che riguardi tutti –  ha detto il delegato del sindaco per il progetto di riqualificazione dell’area dei Fori Imperiali, Walter Tocci, – Questo non è più solo il progetto dei Fori, quella formula si occupava solo di una parte dell’area, oggi il nostro progetto si riferisce all’insieme del centro archeologico monumentale – ha aggiunto -. Non a caso l’opera più rappresentativa è la nuova passeggiata archeologica che dà subito la nuova rappresentazione di questa nuova opera”.

“Abbiamo lavorato con tanti altri dipartimenti comunali a partire da una piena collaborazione con gli assessori, alla Cultura Miguel Gotor, all’Ambiente Sabrina Alfonsi, alla Mobilità, Eugenio Patanè, e all’Urbanistica, Maurizio Veloccia e anche con gli uffici interni. Ci sono almeno una trentina di funzionari e tecnici che hanno lavorato su questo progetto e ci lavoreranno”,

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