E’ tutto pronto per l’attuazione del piano sampietrini che ridisegna le vie del centro storico della Capitale. Dopo la delibera di giunta varata in estate, il Campidoglio ha preparato un cronoprogramma che parte da via Quattro Novembre e arriva a piazza del Popolo, passando per piazza Venezia. Gia’ dopo le festivita’ natalizie potranno partire alcuni cantieri. Si parte da via Quattro Novembre che sara’ asfaltata: qui infatti saranno asportati i sampietrini dalla carreggiata centrale, mentre verranno invece lasciati quelli a bordo strada creando delle cunette laterali, sia con lo scopo di un richiamo estetico al resto del centro storico, sia per la funzionalita’ dal punto di vista della defluizione delle acque piovane.
Dopo via Quattro Novembre, in tempi brevi, sara’ la volta di piazza Venezia: qui il selciato resta, secondo il piano del Campidoglio , ma i sampietrini saranno riposizionati con una tecnica particolare per la stabilizzazione e il consolidamento. Tra febbraio e marzo 2020, poi, dovrebbe gia’ essere la volta di via della Mercede – dove il selciato verra’ eliminato – e, a seguire, di via dei Serpenti nel quartiere Monti dove invece i sampietrini verranno collocati lungo la carreggiata nell’ambito del progetto piu’ ampio della realizzazione dell’isola pedonale. Entro la fine di quest’anno, inoltre, partira’ la gara per i lavori su via Nazionale ed entro l’autunno prossimo l’amministrazione capitolina conta di poter far partire i lavori.
Su via Nazionale i sampietrini spariranno e saranno sostituiti dall’asfalto, sempre mantenendo le cunette laterali. Il progetto iniziale, in piu’, si arricchisce di una bike lane che conduce verso il cuore del centro storico e quindi dell’area patrimonio Unesco. Infine gli interventi finora programmati arriveranno in viale Aventino e via del Corso. I sampietrini saranno rimossi da viale Aventino che quindi sara’ asfaltata e, insieme agli altri rimossi e recuperati sulle altre strade, saranno utilizzati per creare un unico percorso che ricuce esteticamente piazza del Popolo a piazza Venezia. Il piano sampietrini, annunciato nel giugno scorso dalla sindaca di Roma Virginia Raggi, e’ stato elaborato “riprendendo le vecchie mappe e anche i vecchi piani regolatori di Roma, a partire grosso modo dal 1871 – spiega ad Agenzia Nova l’assessore alle Infrastrutture di Roma Linda Meleo -. Abbiamo verificato dove a quell’epoca erano localizzati i sampietrini: e’ stato fatto un esame di queste cartografie e abbiamo ricostruito i tracciati dei quartieri a quel tempo attraversati da assi viari con sampietrini”.
L’idea centrale e’ appunto quella di “ricucire il tessuto viario in maniera uniforme ed eliminare i sampietrini laddove non erano consoni per il tipo di traffico e attraversamento. Contestualmente andiamo a rivalorizzare quelle aree della citta’ del centro storico e pedonali in cui i sampietrini erano stati tolti”, sottolinea Meleo. Il piano sampietrini e’ frutto di un tavolo che ha coinvolto il Gabinetto della sindaca, la vice direzione generale servizi al territorio del Campidoglio che ha coordinato i lavori, il Consiglio superiore dei lavori pubblici, la Soprintendenza speciale archeologia, belle arti e paesaggio di Roma; la Sovrintendenza capitolina; i dipartimenti capitolini Simu e Mobilita’ e trasporti. “E’ frutto di uno sforzo comune realizzato dagli uffici e che restituisce una riqualificazione storica alla nostra citta’ attraverso un elemento che a Roma ha un alto valore simbolico, il sampietrino. Riqualifichiamo il centro storico che e’ patrimonio Unesco ma miglioriamo anche la viabilita’ nei punti di maggiore criticita’”, ha concluso Meleo.