Roma: alla Camera di commercio confronto tra istituzioni e professionisti su legalità

Il convegno è organizzato dal comando regionale Lazio della Guardia di finanza

Un confronto tra rappresentanti delle istituzioni, del mondo civile e delle professioni sulle esperienze maturate in oltre un decennio dall’emanazione delle norme sui “codici di comportamento” contenute nella Legge Severino.

Nella Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano, sede della Camera di Commercio di Roma, è in corso il convegno organizzato dal comando regionale Lazio della Guardia di finanza in collaborazione con la Camera di Commercio di Roma, che affronta il tema: “La deontologia professionale tra legalità ed etica”. A portare un saluto agli ospiti, in apertura dell’evento, è intervenuto il presidente della Camera di commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti: “Questa iniziativa, insieme alla Guardia di finanza e alle professioni, centra il tema del rispetto delle regole nel campo economico e si concentra in particolare sul ruolo dei professionisti – ha spiegato Tagliavanti -. Non è un tema accademico, basta leggere i giornali in questi giorni. Roma è la Capitale del Paese, è una città di grande produzione di ricchezza. Siamo alla vigilia del Giubileo, ci saranno tante persone che verranno a Roma e anche le attività criminali trovano nell’economia romana e nei grandi eventi occasioni per insidiare la buona economia. A questo pericolo si deve far fronte e lo devono fare gli imprenditori ma anche i professionisti, che spesso sono i principali collaboratori delle imprese. Lo devono fare le Camere di commercio e ovviamente le forze di polizia, in particolare la finanza. Il convegno di oggi è un modo per dire che c’è un patto tra questi soggetti per far sì che a Roma fare impresa sia un’esperienza piacevole nella competizione ma lontana dal malaffare”.

La Guardia di finanza “ha un ruolo importante in questo contesto, così come è fondamentale la missione istituzionale che il Paese ci ha affidato”, ha detto il generale di divisione, Virgilio Pomponi, Comandante Regionale della Guardia di finanza del Lazio. “Abbiamo 250 anni di storia, una storia lunga e fatta di crescenti compiti a noi affidati. Sentiamo forte questa responsabilità che si traduce non soltanto in che cosa siamo chiamati a fare ma anche nel come e nel perché lo facciamo. I valori di legalità economica sono il fondamento della nostra missione istituzionale”, ha aggiunto. Pomponi poi ha rivolto un caloroso ringraziamento agli ospiti intervenuti e a tutti i presenti sottolineando l’importanza della relazione tra etica e legalità. Il generale ha sottolineato i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti a osservare e il loro ruolo indispensabile per la prevenzione dei fenomeni illeciti più gravi e perniciosi, come la corruzione, che altera le regole della sana competizione tra imprese, danneggia gli onesti e fa aumentare i costi dei servizi pubblici, a danno della loro efficienza. “La Guardia di finanza è impegnata ogni giorno nel contrasto alla corruzione, che vuol dire anche favorire il buon andamento dell’economia e rafforzare il rilancio del Paese”, ha concluso.

L’evento è moderato da Ferruccio de Bortoli e vede la partecipazione di: Angelo Comastri, vicario generale emerito di Papa Francesco per la Città del Vaticano, Paolo Nesta, presidente dell’Ordine degli avvocati di Roma, Giovanni Calì, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Roma, Armando Zambrano, coordinatore della Rete professioni tecniche, Gianni Dragoni, consigliere e responsabile Anticorruzione e trasparenza dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, Anna Paola Sabatini, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, Giovanna Baggio Robutti, direttrice generale della Fondazione per l’educazione finanziaria e il risparmio, Pompeo Savarino, presidente delle associazioni Classi dirigenti delle pubbliche amministrazioni.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014