Roma: Ama riacquisisce il Centro carni, via libera dal Comune

L'azienda comunale per i rifiuti torna proprietaria di un'infrastruttura che il Campidoglio definisce "fondamentale, sia per la filiera agroalimentare sia per lo sviluppo economico e territoriale della città"

photo credit: www.comune.roma.it

Ama riacquisisce il Centro carni e del Mercato all’ingrosso dei fiori in viale Palmiro Togliatti 1280. La giunta capitolina ha approvato la delibera che autorizza l’azienda comunale per i rifiuti di tornare proprietaria di un’infrastruttura che il Campidoglio definisce “fondamentale, sia per la filiera agroalimentare sia per lo sviluppo economico e territoriale della città”

L’operazione patrimoniale ha un valore di 18,5 milioni di euro. Il trasferimento avviene attraverso una riclassificazione di riserve patrimoniali da parte di Ama, senza impatto sulla liquidità della società.

“Il patrimonio immobiliare pubblico – ha dichiarato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri – deve essere la base dei progetti di rigenerazione urbana della città, così come dell’investimento mirato in importanti attività produttive. Con la riacquisizione di questo grande complesso edilizio mettiamo al centro dei nostri obiettivi il rafforzamento di due asset strategici: il Centro carni, che dopo una gara europea è tornato a rappresentare un’eccellenza del settore, in grado di garantire qualità e selezione dei prodotti, e il mercato florovivaistico, altro polo pubblico che sta vivendo una fase di rilancio. Continueremo a lavorare per ricollocarlo all’interno dello stesso sito, in uno spazio più funzionale e adeguato, così da favorirne la valorizzazione e rafforzarne il ruolo nella filiera florovivaistica della città”.

“Con questa operazione – ha aggiunto l’assessora alle Attività produttive Monica Lucarelli – Roma Capitale compie un passo importante nella direzione della sovranità strategica su funzioni pubbliche vitali, come il macello pubblico, il mercato all’ingrosso delle carni e il polo florovivaistico. Oltre che di gestione si tratta di visione: vogliamo trasformare quest’area in un ecosistema urbano che coniughi logistica, sicurezza alimentare, economia circolare, innovazione e inclusione. Il Centro Carni ha già ottenuto il riconoscimento europeo per la lavorazione della selvaggina, ed è al centro di un progetto pilota, realizzato con Regione Lazio e Asl Roma 2, per creare una filiera controllata e sostenibile delle carni selvatiche. Questa riacquisizione ci consente di consolidare e ampliare questa vocazione, favorendo l’incontro tra pubblico, imprese e territori”.

“Gestire in modo dinamico ed efficiente il patrimonio pubblico – ha sottolineato l’assessore al Patrimonio Tobia Zevi – significa innanzitutto aprirlo e poi valorizzarlo in modo da consentire funzioni diverse: sociali, produttive, culturali. In questo caso l’acquisizione al Patrimonio permette di dotare Roma di un’infrastruttura moderna dal punto di vista agroalimentare, rafforzando la filiera dal produttore al consumatore. La sfida è adesso quella di far partire al più presto i lavori di riqualificazione di questo grande immobile strategico”.

Il compendio si estende su 22 ettari in un nodo logistico strategico, all’intersezione tra Collatina, Prenestina, Casilina e la futura tranvia del Pums. Include il macello pubblico, stalle, celle frigorifere, laboratori, magazzini, spazi commerciali e il nuovo Mercato dei Fiori, trasferito temporaneamente da via Trionfale e ora destinato a diventare un hub permanente per la floricoltura nazionale. La riacquisizione apre la strada a un percorso di rigenerazione e valorizzazione del sito, che sarà guidato dal dipartimento Sviluppo economico e Attività produttive, in sinergia con gli altri assessorati. Un progetto che guarda al futuro dell’economia urbana, all’integrazione tra logistica, commercio e sostenibilità, e alla valorizzazione delle filiere produttive locali.

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